La libertà dei due soldati italiani in cambio di informazioni sulla presidente del Partito, Sonia Gandhi e sulla sua famiglia riguardo alle presunte tangenti pagate per la fornitura all'India di 12 elicotteri Augusta/Westland, poi bloccata
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre liberi in cambio di un dossier che proverebbe i legami tra la famiglia Gandhi e le presunte tangenti pagate per la fornitura all’India di 12 elicotteri Augusta/Westland. C’è un primo sviluppo dopo il retroscena raccontato in una lettera di un ex agente Finmeccanica e pubblicato dal Fatto e dal giornale di Kolkata The Telegraph. Dopo la denuncia, il Partito del Congresso Nazionale ha chiesto chiarimenti al primo ministro Narendra Modi: “Deve rispondere su questa vicenda” ha dichiarato il portavoce del partito Randeep Surjewala, mentre il segretario generale Digvijaya Singh si è rivolto a Modi via Twitter, postando una foto della prima pagina del giornale, accompagnata dalla domanda: “Singnor Primo Ministro, è un dato di fatto?”. Il ministro degli Esteri indiano ha invece definito le accuse del Telegraph “ridicole“.
Mr Prime Minister is it a fact ? pic.twitter.com/kyS3bCdazH
— digvijaya singh (@digvijaya_28) 2 Febbraio 2016
Dopo la pubblicazione dell’articolo da parte dell’indiano Telegraph, il Times of India ha ricordato che a dare la notizia della presunta offerta sarebbe stato l’agente inglese Christian Michael, che non compare nell’articolo di denuncia. Michael l’avrebbe comunicato direttamente al Tribunale del mare di Amburgo e alla Corte permanente di arbitrato dell’Aja. Secondo la fonte citata dal Telegraph la proposta sarebbe stata fatta dallo stesso Modi al presidente del Consiglio, Matteo Renzi durante i lavori dell’Assemblea generale Onu a New York a settembre dello scorso anno.