“Ho la netta percezione che sulle unioni civili non ci saranno problemi nel nostro gruppo”. Davanti a un caffè nella buvette di Palazzo Madama, il senatore dei Cinque Stelle Nicola Morra liquida con un sorriso le voci su una fronda cattolica nel M5S contro il ddl Cirinnà: “Se rimane così com’è voteremo il testo, noi manteniamo sempre gli impegni. E parlare di pressioni del Vaticano nei nostri confronti, francamente…”
Ma lei è cattolico. Questa legge le va bene anche con la stepchild adoption?
Assolutamente si, bisogna mettersi nei panni dei bimbi. Il rischio è che tanti bambini vengano sottratti a legami affettivi consolidati da anni, per essere immessi nel circuito delle case famiglie e degli istituti, che io ben conosco. E poi cerco di essere cristiano ed esserlo significa anche non giudicare.
E se cambiassero il testo?
Valuteremo caso per caso. Ma la stepchild serve.
Eppure le indiscrezioni su spaccature nel M5S vanno avanti da giorni. Vi sentite sotto pressione?
Noto che c’è una pressione per far credere a noi 5Stelle che ci siano frane o smottamenti. Ma al nostro interno di problemi non ce ne sono.
Da Il Fatto Quotidiano del 4 febbraio 2016