Una burla di cattivo gusto. Così sui social, D.C, dottore in Medicina e Chirurgia, laureatosi presso l’Università di Messina definisce il mancato svolgimento dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione medica. In tutta Italia si sono svolti gli esami per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione, meno che a Messina: da Roma non sono arrivati il numero di plichi sufficienti. A fronte di 145 candidati presenti, la Commissione avrebbe trovato appena 120 plichi: un intoppo organizzativo registrato alle 08:30 di ieri mattina che ha immediatamente fatto scattare l’allarme presso il Dipartimento interessato. Un disguido tecnico che, oltre a provocare “imbarazzo” alle istituzioni coinvolte, potrebbe arrecare serio danno ai candidati; il Miur potrebbe far ripetere la prova ai soli 145 candidati messinesi, oppure potrebbe anche decidere di annullare la prova negli altri atenei e farla ripetere a tutti gli 8.000 candidati medici.
Secondo il D.M. 09/09/1957 infatti, il giorno in cui hanno inizio gli esami di Stato è stabilito per tutte le sedi, per ciascuna sessione, con ordinanza ministeriale. Con avviso da affiggersi tempestivamente all’albo delle Università è data preventiva notizia a cura dei Presidenti delle Commissioni, dell’ordine di svolgimento delle prove e dell’orario prestabilito.
Il Magnifico Rettore, Dott. Pietro Navarra, ritiene innanzitutto doveroso scusarsi con i candidati per quanto accaduto. “Il mancato invio di alcune buste contenenti i compiti e la relativa documentazione d’esame, tuttavia, è da attribuire esclusivamente a un errore del Cineca e per questo l’Università si riserva di avviare un’azione risarcitoria. Tra l’altro, i funzionari del Cineca hanno già riconosciuto l’errore, imputandolo a un difetto di trascrizione del numero dei candidati comunicato dall’Università di Messina, nei mesi scorsi”.
Il Cineca è lo stesso consorzio interuniversitario che venerdì 31 ottobre 2014, in occasione del primo concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione in medicina e chirurgia, ha dichiarato al Miur che si era verificata un’inversione dei quesiti delle prove del 29 ottobre con quelli del 31 ottobre 2014. L’amministrazione ha seguito costantemente l’evolversi di quanto stava accadendo ieri mattina a Messina, cercando di alleviare il più possibile il disagio dei candidati.
Il responsabile della Direzione Amministrativa Servizi Didattici, Ricerca e Alta Formazione, dott. Carmelo Trommino, ha immediatamente allertato il Miur che, verificato l’errore del Cineca, e predisposti i necessari atti, ha rinviato le prove a data da destinarsi, affinché i candidati dell’Università degli Studi di Messina non vengano ulteriormente penalizzati rispetto ai loro colleghi.