Palazzi & Potere

Forza Italia, rinnovo delle tessere con lo sconto: quota dimezzata per chi si iscrive nuovamente al partito di Berlusconi

La novità contenuta in una lettera scritta dal responsabile organizzazione, Gregorio Fontana. Indirizzata a coordinatori regionali e provinciali. Ma anche a deputati e senatori. Che non avranno diritto alla riduzione e dovranno versare per interno i mille euro previsti da regolamento. Entro il prossimo 31 marzo. Pena la sospensione dalla partecipazione agli organi di vertice

In Forza Italia sono iniziati i saldi. Addirittura con sconti del 50% per i fedelissimi del partito di Silvio Berlusconi. Non è uno scherzo. Ma la campagna di fidelizzazione pensata per gli iscritti che anche quest’anno rinnoveranno la tessera. I quali, appunto, pagheranno metà della quota prevista invece per i nuovi aderenti. Il responsabile organizzazione dei forzisti, Gregorio Fontana, lo ha scritto nero su bianco in una lettera inviata il 3 febbraio scorso ai coordinatori regionali, provinciali e grandi città, più ai quadri elettivi a livello nazionale, provinciale e comunale. “Nel comitato di presidenza di Forza Italia della scorsa settimana – recita il documento di quattro pagine che ilfattoquotidiano.it ha potuto visionare – il presidente Silvio Berlusconi ha dato il via libera alla campagna adesioni 2016, confermando le attuali quote di adesione, con una riduzione pari al 50% per i rinnovi dei soci 2014/2015”. Mica male. Anche perché, con l’iscrizione, si avrà diritto a ricevere una tessera sulla quale, oltre al volto sorridente del Cavaliere, è riportata la seguente frase: “La difesa della libertà è la missione più alta e più nobile, la più entusiasmante che ci sia”.

ASTENERSI INADEMPIENTI – Ad oggi, stando ai dati forniti a ilfattoquotidiano.it dallo stesso Fontana, Forza Italia conta circa centoundici mila aderenti. Meno di un terzo dei circa 380 mila iscritti al Pd. Un abisso, se si considerano pure gli oltre 10 milioni di voti raccolti da FI alle politiche 2013. E se anche un pezzo da novanta come l’ex ministro della Difesa Antonio Martino ha spiegato, in una recente intervista a Libero, di non aver rinnovato la tessera (lui che custodiva gelosamente la numero due), vuol dire che le cose non vanno poi tanto bene. Ecco quindi la ‘geniale’ trovata. Dalla quale sono comunque esclusi i quadri e gli eletti, che dovranno aderire entro il prossimo 31 marzo. “Oltre tale termine, in caso di inadempimento, potrà essere applicata la sospensione dalla partecipazione agli organi di partito, fino all’avvenuto accertamento del pagamento della quota annuale”, dice la lettera. Tradotto: i dirigenti e i parlamentari che non rinnoveranno la loro iscrizione non potranno ricoprire o ambire a ruoli di vertice. Ma quanto dovranno pagare? Mille euro tondi tondi. Stessa cifra prevista anche per i consiglieri regionali.

BENEMERITA TESSERA – Meno salato, invece, l’esborso previsto per presidenti di giunta e di consiglio provinciale, assessori e consiglieri provinciali, sindaci, presidenti di consiglio comunale e assessori nei comuni con elezioni amministrative a doppio turno: 300 euro. Mentre consiglieri comunali nei comuni con elezioni amministrative a doppio turno, sindaci e assessori a turno unico e consiglieri circoscrizionali se la caveranno con ‘appena’ 100 euro. Queste le quote per gli eletti secondo la tabella allegata a pagina due della missiva. Per gli aderenti, invece, i costi sono decisamente più contenuti. Soltanto 15 euro, che si dimezzano a 7,5 in caso di rinnovo, per il “volontario azzurro giovane” (dai 14 ai 28 anni). Venticinque euro, ridotti a 12,5 grazie allo sconto del 50%, per il “volontario azzurro senior” (oltre i 65 anni). Trenta euro (15 in caso di reiscrizione) per il “volontario azzurro” (adesione ordinaria). Poi c’è il “sostenitore azzurro”, che dovrà versare una quota “a partire da 100 euro”. Infine la categoria più prestigiosa, il “benemerito azzurro”, cioè i fedelissimi di Forza Italia. Che dovranno tirare fuori dal portafogli almeno 500 euro.