Quella andata in onda ieri sera è stata, forse, la puntata più avvincente di questa quinta edizione di MasterChef Italia, il re dei cooking show con Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo nei panni dei cattivissimi giudici. Nella prima parte, quella tradizionalmente dedicata a Mistery Box e Invention Test, i dieci cuochi amatoriali superstiti hanno dovuto fare i conti prima con anguille e testicoli di toro, poi con la severità del giudice speciale della serata, lo chef Gianfranco Vissani. La manche della Mistery Box è stata vinta da Alida, grazie a una zuppa di anguille servita in un barattolo di latta. Ma la perla di questa prima prova ai fornelli l’ha regalata Dario: alla manche con ingredienti misteriosi ha partecipato addirittura Barbieri in persona, per dimostrare ai concorrenti che si può sempre trovare una soluzione in cucina, anche quando gli ingredienti sembrano troppi e impossibili da mettere insieme. Mentre tutti gli altri cuochi amatoriali, assaggiando la creazione di Barbieri, si lasciavano andare in lodi sperticate e espressioni di estasi mistica, il paonazzo e soffice Dario cosa fa quando lo chef emiliano gli chiede un parere? Gli piazza lì una critica sul sapore acido del piatto che andava curato meglio. Barbieri resta di sasso, poi ha la prontezza di buttarla sul ridere: “Ok, sei eliminato da MasterChef”. Date un premio a quell’uomo, invece, visto che ha avuto il coraggio di criticare in tv uno dei più noti esponenti della nuova casta degli intoccabili in Italia: gli chef stellati.
Ma torniamo alla gara. Grazie alla vittoria, la fragile ma talentuosa Alida ha potuto scegliere uno dei tre piatti elaborati presentati da Vissani, optando per quello a base di capesante, passion fruit, tartufi di mare, amaranto, zucca, muschio e canna bruciata. Il compito non era quello di replicare il difficilissimo manicaretto del maestro umbro, ma di creare un piatto originale usando gli stessi ingredienti. A trionfare, in questo caso, è stato Dario, fino a oggi nascosto nel gruppone ma che nella puntata di ieri ha decisamente mostrato tutto il suo potenziale (anche strategico, oltre che culinario). Ma l’invention test è anche tempo di eliminazioni, e a lasciare la cucina di MasterChef è stato Giovanni, ventiseienne dottorando in Filosofia, logorroico fino allo sfinimento, sempre alla ricerca di un tocco intellettuale che alla lunga, in cucina, può anche finire con l’annoiare. Troppa filosofia, poca pratica: così un discreto talento culinario ha penalizzato se stesso, abbandonando la gara ben lontano dalla finale.
Seconda parte della serata dedicata, come di consueto, alla prova in esterna. Stavolta gli aspiranti chef hanno viaggiato fino a Valencia, dove sono stati chiamati a misurarsi con il piatto più famoso della cucina spagnola: la paella valenciana. Una delle due squadre era guidata da Dario, vincitore dell’Invention Test, che ha potuto anche scegliere i suoi compagni e soprattutto mandare direttamente al Pressure Test finale la povera Rubina. Dario prova ad andare sul sicuro, scegliendo per sé Alida, Lorenzo e Mattia e lasciando nella squadra rossa i litigiosi Erica, Lucia, Maradona e Sylvie. Conti sbagliati, però, visto che i rossi hanno portato a casa una vittoria schiacciante, condannando i blu a un massacrante pressure. Non tutti, a dire la verità, perché Dario ha sfruttato l’opportunità di salvare se stesso, ignorando l’opinione di tutti (giudici e concorrenti) che avrebbero salvato la meritevole Alida. Mors tua, vita mea. Anche e soprattutto dietro i fornelli di MasterChef.
Non c’è tempo per tornare a Milano: il pressure si svolge per la prima volta in esterna, in terra valenciana. Prova difficilissima, visto che Alida, Rubina, Lorenzo e Mattia devono affrontare un rapidissimo ed estenuante room service in albergo a cinque stelle della città spagnola. Cracco, Barbieri, Cannavacciuolo e Bastianich hanno ordinato a più riprese alcuni piatti “standard” del servizio in camera, ma i quattro concorrenti non hanno certo brillato per efficienza e rapidità.
Beati monoculi in terra caecorum, però. E allora via: subito salva Alida, decisamente la migliore del gruppetto, così come può tirare un sospiro di sollievo Rubina. Il ballottaggio finale era tra Lorenzo e Mattia, scontro fratricida in salsa veneta che vedrà uno dei due lasciare la gara e tornare a casa. Ma la puntata di ieri non solo sembrava infinita ma lo è stata davvero, visto che per decretare il nome dell’eliminato i giudici hanno rimandato tutto al ritorno a Milano e cioè alla prossima settimana. Efficaci artifici televisivi per tenere alta la tensione. Ma non era davvero il caso, visto che ieri sera di tensione ce n’era a quintali, da tagliare con il proverbiale coltello. Scegliete voi se alla julienne o a dadini.