Media & Regime

Sky e Mediaset, truffa in Rete: ecco come vedere tutta la pay tv d’Europa con 10 euro al mese. Commettendo un reato

Si chiamano Iptv illegali e permettono di vedere perfettamente 1600 canali online tramite il software Vlc. Film e partite inclusi. Basta un contatto su Skype, un pagamento in forma anonima e il raggiro è servito

Costa poco ed è una vera truffa ai danni dei broadcaster internazionali, con perdite che si ripercuotono anche su chi è regolarmente abbonato. Il mondo delle Iptv illegali viaggia su Internet ed è sconfinato, attira migliaia di clienti e genera milioni di profitti irrintracciabili che si perdono nella geografia bancaria, fatta di conti correnti in diversi paesi e pagamenti online. Promette di realizzare il sogno di avere tutta la Tv d’Europa a portata di mouse e di fatto ci riesce: dai porno con molte ‘x’ alle partite di calcio, nulla è precluso a chi si affaccia in questo paradiso per stringere un patto con i diavoli dello streaming illegale. Non è il flusso di immagini sgranato e intermittente dei vari Roja Directa, il link non salta e non bisogna mai aspettare l’interminabile buffering. È ben oltre: alta definizione, audio in sincrono e zero pubblicità invasiva da eliminare con molta cura. Tutto questo a pochi euro al mese. Perché la qualità si paga, anche all’inferno.

L’approccio
Ci si contatta in chat, via Skype, e l’approccio è quello da primo appuntamento, solo un po’ più spudorato: “Ciao, mi interessano Sky e Mediaset. Mi hanno detto di contattarti…”. Senza troppe presentazioni si passa subito agli affari, cercando di capire se si è fatti davvero l’uno per l’altro: “Che processore usi? Conosci VLC?”. Il programma per riprodurre video sui computer è solo un mezzo: è installato e funziona. “Perfetto”, dice lui. Subito propone un giro sulla giostra e invia un link che non apre nessuna pagina sul web, ma che fa scattare un download automatico: “Apri il file con VLC e dimmi se parte, cosa vedi e se ti piace”. Come no, funziona tutto bene e questo patto merita di essere stretto. “Per vedere la scaletta con tutti i canali schiaccia il tasto destro del mouse”.

Mille e più canali, prezzi stracciati
Così appare magicamente una lista di circa mille tv. Dentro c’è di tutto. Il bouquet completo di Sky Italia, da Sky Sport24 ai pacchetti Cultura e Intrattenimento, passando per Primafila, ovvero i film che per gli stessi abbonati della tv di Rupert Murdoch prevedono un pagamento extra per la visione. Idem con Mediaset Premium: si vede perfettamente tutta la Serie A, Joy, Emotion, i cinque canali di cinema. L’utente ha solo l’imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda le tv straniere. Oltre venti programmi spagnoli e francesi, tutto Sky Uk e Sky Deutschland. Molti giorni si arrivano a toccare 1680 canali visibili ventiquattr’ore su ventiquattro con ritardi attorno ai 15 secondi rispetto a chi ha un regolare abbonamento. E basta premere pausa su VLC per creare un MySky casereccio, evitando di perdersi un solo secondo di partite o film se qualcuno bussa alla porta. Una pacchia. Soprattutto se costa appena dieci euro al mese. L’uomo contattato da ilfattoquotidiano.it propone un abbonamento a quel prezzo, ma in rete c’è chi chiede anche 5 euro per trenta giorni. E più si allunga il periodo di sottoscrizione, più cala il costo fino gli 80 euro per un anno.

Il pagamento? Anonimo
Allacciato il contatto, bastano pochi minuti per ottenere un link definitivo, sedersi in poltrona e godersi la truffa. Si può pagare tramite Postpay, Skrill o Paysafecard. Gli ultimi due garantiscono l’assoluto anonimato per chi “sottoscrive” l’abbonamento. Con Paysafecard in un qualsiasi tabaccaio, senza presentare documenti, è possibile richiedere un tagliando con un codice pin, consegnare la banconota da 10 euro e, una volta su Skype, inviare il numero seriale a uno degli angeli della tv pirata. Incassata istantaneamente la somma sul suo conto, riattiva il link di prova. Da quel momento, per un mese, si è nel fantastico mondo delle Iptv che rubano il segnale alle pay. Ma se troppi utenti sono online nello stesso momento si rischia un blocco, come avviene sulle piattaforme streaming gratis? Il dubbio viene subito fugato: “Aggiungiamo server di volta in volta, siamo in down raramente – rassicura – Ci risentiamo pochi giorni prima della scadenza per il prossimo pagamento. Se hai problemi, sono sempre qui”.

Come funziona una Iptv
A questo punto è necessario spiegare come funziona una Iptv. L’Internet protocol television è una tecnologia che riproduce contenuti video sfruttando una connessione Internet a banda larga, così i clienti regolari possono accedere al loro abbonamento su diversi device. Succede con le tradizionali pay-tv, come nel caso di Sky Go e Premium Play, oppure con piattaforme a pagamento come Netflix e Chili. Il vantaggio è reciproco, sia per i contenuti live che per quelli on-demand: se da un lato il cliente può guardare la Serie A al pc, dall’altro i broadcaster offrono un servizio in più senza dover investire grosse cifre nella gestione delle infrastrutture fisiche. Quel lavoro lo fa chi fornisce la connessione Internet. L’angelo della tv pirata rompe il meccanismo, viola i codici criptati dei contenuti live trasmessi in tutta Europa e gira il segnale sui computer di chi paga il suo abbonamento. Il metodo testato da ilfattoquotidiano.it è solo l’ultima frontiera del furto di segnale via Internet, il più veloce e più economico. Fino a pochi mesi fa il re del mercato illegale era il card sharing, la condivisione più o meno consenziente di un abbonamento alla pay tv con altri utenti, che sfruttava Internet per arrivare nelle case degli clienti-pirata. In quel caso, però, era necessario avere un decoder collegato alla rete e alla televisione, la sola in grado di riprodurre (finalmente) le immagini.

Sul web migliaia di offerte
A dicembre Sky ha assestato un colpo probabilmente definitivo a questo sistema, cambiando l’algoritmo di decodifica e impedendo quindi la visione su decoder alternativi. Una mossa arrivata dopo molte operazioni della Guardia di Finanza tra il 2008 e lo scorso novembre, che hanno portato alla segnalazioni di oltre cento tra “menti” e utenti. Nonostante ciò su Internet si trovano ancora decine di offerte che invitano alla visione delle pay tv a prezzi stracciati grazie ad appositi decoder taroccati. E sull’onda della mossa difensiva del gruppo di Murdoch si sono moltiplicate le playlist di Iptv, alcune free e altre no. Le prime ovviamente non garantiscono una visione ottimale, mentre il servizio a pagamento, come testato da ilfattoquotidiano.it, è impeccabile.

“Fenomeno nuovo, ma cresce”
Mentre Sky e Mediaset hanno preferito non commentare, da fonti di polizia filtra preoccupazione per un fenomeno “emergente” ma con numeri in “costante crescita” e per questo “monitorato”. Anche perché arreca un danno alle pay tv italiane, il cui bacino rappresenta il 37 per cento del mercato televisivo con i suoi 3 miliardi di euro secondo i dati dell’International Communication Market Report 2015. Il danno infatti si riverbera sull’offerta dei broadcaster: maggiori abbonati corrispondono a maggiori introiti da investire nelle produzioni. Anche se, spiega il docente Simone Autera dell’Università Bocconi, “quello con atteggiamenti pirata è un pubblico che non necessariamente acquisterebbe l’abbonamento offerto a prezzo di mercato”. Se non è quantificabile il numero dei clienti sottratti a Sky e Mediaset, quello che preoccupa, sottolineano ancora in ambienti investigativi, “è la scarsa percezione del rischio corso da chi sceglie un sistema illegale per vedere canali criptati”. Basta digitare “Iptv 10 euro” su Google per ottenere 629mila risultati in meno di mezzo secondo.

di Michele Chicco e Andrea Tundo

Twitter: @mchicco e @andtundo