Il no alle domande di prospezione da parte del ministero dello Sviluppo economico è stato comunicato dal ministro Federica Guida con un tweet. Tutto previsto: provvedimento in ottemperanza con la Legge di Stabilità entrata in vigore il primo gennaio 2016
Il Ministero dello Sviluppo economico “rigetta l’autorizzazione” per le ricerche offshore di petrolio e gas a Ombrina e altre 26 domande entro 12 miglia dalla costa. Lo si apprende da un tweet del portavoce del ministro Federica Guidi. “In attuazione delle recenti norme della Legge di Stabilità, le comunicazioni dell’avvenuto rigetto delle istanze di permesso di ricerca e concessione di coltivazione di idrocarburi – tra cui Ombrina mare – rientranti nel perimetro di attuazione della legge di Stabilità sono da oggi disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico” evidenzia il Mise in una nota. Nel dettaglio, sull’ultimo Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse sono stati pubblicati in estratto, “27 provvedimenti di rigetto, parziale o totale, di istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi ricadenti nelle aree precluse a nuove attività ai sensi del comma 239, articolo 1, della Legge di stabilità 2016”.
“Le 9 istanze interamente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate. Le 18 istanze parzialmente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate per la parte interferente. Con i 27 provvedimenti è stata data piena attuazione al disposto di legge: all’interno delle aree interdette non insistono più istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi” conclude il Mise. Secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità, le comunicazioni dell’avvenuto rigetto sono state pubblicate sul sito del Ministero. Le 9 istanze interamente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate, specifica il Mise, mentre le 18 istanze parzialmente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate per la parte interferente. “Con i 27 provvedimenti – conclude il ministero – è stata data piena attuazione al disposto di legge: all’interno delle aree interdette non insistono più istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi”.