Beppe Grillo annuncia libertà di coscienza su ddl Unioni civili, esulta il fronte dei conservatori in Parlamento che vede la condanna per la stepchild adoption e addirittura di tutta la legge: “Si riapre la partita”, scrive su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Potrebbe saltare l’intero ddl. Bene, scenario molto interessante”. Poi il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin: “E’ una nostra vittoria”. “Grazie Beppe”, ribatte Buttiglione (Area popolare). E su Twitter Roberto Formigoni: “I sostenitori Lgbt vedono la sconfitta vicina”. Il cambio di linea a sorpresa rimette in discussione la legge e cambia la geografia dei voti in Parlamento: se fino a ieri i voti dei grillini erano vincolati al fatto che il testo non fosse modificato, ora il Pd dovrà tenere conto oltre che dei dissidenti cattodem anche dei ripensamenti M5s. All’attacco l’ala sinistra: “Renzi e Grillo due facce della stessa medaglia: a parole pronti ad allargare i diritti a chi non li ha, salvo poi usare la tattica della libertà di coscienza quando si arriva al dunque”, ha detto il capogruppo di Sinistra italiana-Sel Arturo Scotto. Allarme da Equality e Arcigay: “Sponda inspiegabile a Ncd”.
L’ultimo sondaggio dell’istituto Ixè per Agorà Rai ha rivelato che la maggioranza degli italiani intervistati è favore delle Unioni civili, ma 3 su 4 sono contrari alle adozioni per le coppie omosessuali. La stepchild adoption però non ha niente a che vedere con le adozioni gay: si tratta di una pratica, già autorizzata più volte dalla giurisprudenza, che consiste nell’adozione del figlio del partner.
La prima a commentare il cambio di linea in casa grillina è stata la ministra della Salute Beatrice Lorenzin “E’ una vittoria di tutti quelli che abbiamo auspicato, e io l’ho fatto con tutte le ragioni del caso, l’apertura di una discussione franca e sincera sulle possibili conseguenze nefaste di norme che non tutelano le donne e i diritti dei nascituri. Non ci siamo accorti che dietro a una parola straniera, la stepchild adoption, non ci sono tutele per i bambini ma si dà il via a pratiche di maternità surrogata, cioè all’utero in affitto“. Esulta anche il vicepresidente vicario dei deputati di Area popolare (Ncd-Udc) Rocco Buttiglione: “Grillo può essere accusato di molte cose ma certo non di non fiutare in anticipo gli umori e la pancia del paese. Se Grillo decide di lasciare ai suoi libertà di coscienza sulla stepchild adoption è perché avverte con chiarezza che questo è quello che l’Italia vuole e questo è quello che vuole anche gran parte del suo elettorato”.
Diffuso scoramento nel mondo lgbt e nei tifosi della #Cirinnà: sentono la sconfitta vicina….E infatti la #Cirinnànon passerà
— Roberto Formigoni (@r_formigoni) February 6, 2016
Il Partito democratico, il cui segretario Renzi ha pure annunciato libertà di coscienza per i suoi parlamentari, prende tempo per capire come cambierà la geografia dei voti a Palazzo Madama. Ora infatti potrebbe essere più facile cedere alle pressioni dei cattodem per lo stralcio sulle adozioni, senza per questo perdere il sostegno dei grillini. Ma il testo uscirebbe comunque azzoppato. “La decisione di Grillo è giusta”, ha commentato il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda, “Da sempre il Pd lascia libertà di voto ai suoi parlamentari quando sono in gioco valori etici o decisioni sulla persona. Resto convinto che una discussione seria sul merito della legge senza ostruzionismi e caterve di voti segreti strumentali possa aiutare a trovare un’ampia convergenza su una legge che l’Europa ci ha incoraggiati ad approvare rapidamente”.
Critici con la decisione di Grillo anche le associazioni per i diritti degli omosessuali. “Questo dietrofront è un’inspiegabile sponda che Beppe Grillo offre ad Alfano”, ha commnetato Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. “Ci rivolgiamo ai senatori e alle senatrici pentastellati perché recuperino la compattezza che serve affinché questo Parlamento approvi una prima moderatissima legge che riconosca le famiglie formate da gay e lesbiche. Ogni tentennamento indebolisce la tenuta del testo e soffia nelle vele di chi, come il ministro Alfano, mira al naufragio di questa iniziativa di legge”. Della stessa opinione anche Aurelio Mancuso di Equality: “Non si può girarci intorno, l’annuncio è avvertito da tutta la comunità lgbt e dall’opinione pubblica laica e liberale, come un vero e proprio tradimento da parte di Beppe Grillo”.