Il 2010 è quello di “tutti i luoghi e tutti i laghi” di Valerio Scanu (Tutte le volte che), che vince. Roba da chiedere l’asilo in Svizzera. Anche perché Scanu vince sul trio delle meraviglie Pupo, Emanuele Filiberto e coso, il lirico di cui nessuno, a ragione, ricorda il nome. La Clerici, che conduce, stranamente non verrà confermata l’anno seguente. Tra i giovani vince Tony Maiello, fresco di X Factor, con “Il linguaggio della resa”. In gara Nina Zilli, almeno lei. Se una cosa va ricordata, ma anche no, gli orchestrali che quando Malika Ayane non arriva prima lanciano gli spartiti. Poi il nulla.
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