Nell'incontro bilaterale alla Casa Bianca anche la collaborazione per aiutare la Libia a formare un governo che aiuti la coalizione occidentale a fronteggiare e sconfiggere l'Isis
Da un lato i ringraziamenti per la protezione della diga di Mosul, dall’altro la collaborazione per aiutare la Libia a formare un governo che aiuti la coalizione occidentale a fronteggiare e sconfiggere l’Isis. Sergio Mattarella e Barack Obama hanno parlato anche di questo nell’incontro bilaterale tenutosi alla Casa Bianca. Sullo sfondo, inoltre, la grande preoccupazione per un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. “Ho ringraziato tantissimo l’Italia per il contributo notevole per l’addestramento dei militari in Iraq e per il ruolo importante che svolgerà a protezione della diga di Mosul che è di estrema importanza per il popolo iracheno” ha detto Obama. Sulla stessa linea d’onda il presidente della Repubblica italiana, secondo cui “la stretta collaborazione transatlantica ci consente oggi e ci consentirà di fronteggiare sfide nuove e di sconfiggere i nemici della pace e dei diritti umani”.
Nel colloquio, durato oltre un’ora, sono state esaminate tutte le principali aree di crisi, dalla Siria all’Afghanistan, dall’Iraq fino alla Libia. “Abbiamo parlato degli sforzi congiunti per aiutare la Libia a formare un governo che permetterà alle loro forze di sicurezza di stabilizzare il loro territorio e neutralizzare l’Isis” ha detto il presidente americano, con Mattarella ad aggiungere: “Per la Libia, attraverso l’alleanza transatlantica, la nostra collaborazione è decisiva affinché la comunità internazionale risolva i drammatici problemi sul tappeto ripristinando stabilità e sicurezza“.
Sul tavolo anche la questione migranti. “Per gli Usa questo non è un problema solo dell’Europa ma un problema globale che mette sotto pressione gli Usa e il rapporto transatlantico” ha detto il capo dello Stato, sottolineando che serve “una collaborazione Europa-Nato per smantellare le reti di traffico di esseri umani”. Parole non di secondaria importanza specie alla luce di un altro fattore: nelle stesse ore, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel a colloquio con il premier turco Davutoglu hanno parlato di un ruolo della Nato per risolvere la questione. Un nuovo fronte, quindi, che potrebbe aprire nuovi scenari e altrettante soluzioni. Gli Stati Uniti, poi, hanno espresso preoccupazione, condivisa dall’Italia, su un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. L’obiettivo degli Usa – fanno sapere fonti italiane – è una Unione Europea forte con a bordo la Gran Bretagna per risolvere insieme le crisi del mondo.