Anche Fiat Chrysler Automobiles finisce nel mirino della organizzazione ambientalista tedesca DUH. Secondo il gruppo di pressione, che ha già lanciato accuse analoghe contro Opel, Renault e Daimler, la 500X diesel emetterebbe livelli eccessivi di gas inquinanti. “Il superamento del limite delle emissioni di NOx che sono stati nel frattempo rilevati per Opel Zafira, Renault Espace, Mercedes Classe C e ora per il Suv Fiat, non sono plausibili e lasciano pensare a dispositivi di manipolazione” simili a quelli che anno portato allo scandalo di Volkswagen, ha detto l’attivista di DUH, Axel Friedrich. Fca non ha voluto commentare. Secondo l’organizzazione la Fiat 500X ha rilasciato emissioni eccessive in tutte le prove effettuate a motore caldo, mentre il limite di legge di 80 milligrammi è stata superato durante due prove a motore freddo. DUH ha commissionato i test all’Università di Scienze Applicate di Berna, in Svizzera.
Lo scorso 2 febbraio Fca aveva diffuso una nota per sottolineare che i veicoli diesel del gruppo “non sono dotati di dispositivi” in grado di alterare i dati sulle emissioni inquinanti, in particolare “che rilevino che il veicolo viene sottoposto ad un test al banco in laboratorio o che rendano operativi i controlli delle emissioni solamente durante i test in laboratorio”. Il gruppo aveva precisato inoltre che “sebbene i livelli di emissioni varino in funzione delle condizioni di guida, i sistemi di controllo delle emissioni dei veicoli Fca funzionano nello stesso modo a parità di condizioni, sia che il veicolo si trovi in laboratorio o su strada”. Fca aveva anche evidenziato la propria conformità alle norme europee. “I veicoli diesel Fca, se testati in base all’unico ciclo di prova prescritto dalle norme Europee (Nedc) fanno registrare risultati entro i limiti di legge e rispettano le relative prescrizioni”, si spiegava nel comunicato della scorsa settimana.