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Combattimenti tra animali: il business dei galli coi becchi affilati

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In una piccola arena, accerchiati da persone che applaudono, fischiano e urlano, si affrontano a morte due galli. Il combattimento termina quando uno dei due, riportando ferite profonde, cade a terra esanime, morendo dissanguato. Coloro che partecipano e finanziano questi atroci “spettacoli” sono persone che considerano questa pratica al pari di uno sport o di un momento ludico; gli scommettitori accaniti negano la crudeltà di tale attività, nascondendosi dietro le parole tradizione e religione.

I combattimenti tra galli (legali o clandestini) rientrano tra le pratiche più atroci. La disumanità di quest’attività non è circoscritta solo al momento della lotta, ma inizia nel momento in cui l’animale viene allevato poiché viene sottoposto a dure condizioni di allenamento e isolamento per aumentarne l’aggressività verso i propri simili. Becco e artigli vengono affilati per procurare all’avversario maggiori ferite e agli speroni, spesso, vengono applicate punte di acciaio.

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In Italia, i combattimenti tra animali, tra cui anche quelli tra galli, sono vietati. L’articolo 544 quinquies della legge 20 luglio 2004, n. 189 recita: “Chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro”. La pena è aumentata se le predette attività sono compiute in concorso con minorenni o persone armate, se sono promosse utilizzando videoriproduzioni o materiale di qualsiasi tipo concernente scene o immagini dei combattimenti e se il colpevole cura la ripresa o la registrazione in qualsiasi forma delle competizioni.

A causa della natura violenta e crudele che li caratterizza, i combattimenti tra galli sono vietati anche negli Stati Uniti, ma la legge non ferma questa “industria”. L’ultimo caso scoperto è nella città di Modesto in California, dove sono stati trovati 50 galli morti gettati in una fossa vicino il luogo dove avvenivano i combattimenti clandestini tra galli. L’organizzazione Harvest Home Animal Sanctuary, insieme alle autorità preposte, ha salvato e preso in custodia i 300 galli vivi. Lo sceriffo della Contea di Stanislaus ha dichiarato sul profilo Facebook del dipartimento: “Quando siamo intervenuti su segnalazione di persone che si occupano di contrastare i combattimenti sui cani, abbiamo scoperto una grande operazione di combattimenti tra galli e siamo riusciti ad arrestare 20 persone.”

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Foto di Harvest Home Animal Sanctuary

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