Al grido di “Camerati riposo” e di un successivo “Rompete le righe” si è conclusa la manifestazione per ricordare le vittime delle foibe che si è tenuta a Varese. Circa 200 persone, in larga parte militanti di movimenti di estrema destra, dopo essersi ritrovate in piazzale Trieste, si sono dirette verso il centro della città in completo silenzio, col suono di un singolo tamburo in sottofondo, torce ai lati del corteo e bandiere tricolore, oltre a quelle di Fiume, Istria e Dalmazia ad aprire la marcia. Poi, dopo essersi schierati in piazza Monte Grappa, c’è stato un breve ricordo di vittime ed esuli ed un minuto di silenzio. “Camerati, attenti”, ha esordito al megafono uno degli esponenti del Comitato spontaneo 10 febbraio Varese, nato da Comunità dei Dodici Raggi, CasaPound, Forza Nuova e Fiamma Tricolore, prima di ringraziare i presenti come: “Un coro di voci libere che rompono il silenzio che per troppi anni ha nascosto l’orrore delle Foibe”