Aerei di Stato della flotta militare o dalla compagnia di bandiera, Airbus comprati per gravare meno sui contribuenti ed evitare voli charter più costosi. Costi comunicati in Parlamento o direttamente dai ministeri della Difesa, dai loro bilanci o da altri organismi nazionali. Per non lasciare all’oscuro cittadini e opinione pubblica sulle spese che i governi devono sostenere. Se in Italia il trasporto aereo di Matteo Renzi è segreto, in tanti altri Paesi non funziona allo stesso modo. Si chiede e si esige trasparenza, proprio quella che manca intorno al contratto che riguarda l’Air Force di Palazzo Chigi, di cui nulla si sa. Niente gara d’appalto, zero chiarezza sui costi del leasing e informazioni classificate.
Uk, aereo comprato per risparmiare – Non funziona così nel Regno Unito, esempio virtuoso – ma non esente da critiche – riguardo agli aerei di Stato utilizzati dal governo e dalla famiglia reale. A novembre 2015 Downing Street ha annunciato di volersi dotare di un Voyager A330 della Raf (Royal Air Force), risistemato ad hoc per trasformarsi nell’Air Force inglese. Costo: 10 milioni di sterline. Risparmio annuale calcolato “come minimo per i prossimi vent’anni”: 775mila sterline. Una cifra diffusa dal governo prima dell’entrata in uso del velivolo e dunque contestata dai Labour – che attendono di verificare la spesa reale una volta avviato l’uso del Voyager – e anche dallo Scottish National Party, che fin dalla vigilia dell’annuncio, ha chiesto la massima trasparenza intorno alla cifra. Diffuse da membri del governo anche le cifre relative al costo orario col nuovo aereo: duemila sterline al posto delle 6700 spese con voli charter. La scelta di Cameron è arrivata anni dopo quella di Tony Blair, che aveva scelto la linea anti-austerity. Il suo progetto era infatti quello di acquistare due jet al costo di 100 milioni di sterline. Progetto bloccato dall’allora cancelliere dello scacchiere Gordon Brown e poi definitivamente eliminato quando è diventato primo ministro. In più, il Voyager di Cameron, quando non è in uso, viene utilizzato come aereo cisterna. Ovvero nella sua funzione iniziale.
E gli Usa rispondono sui costi – Pressione trasparenza anche sui voli del presidente Usa Barack Obama, spesso criticato dall’opinione pubblica per gli elevati costi di acquisto e manutenzione del suo Air Force One. Che, in realtà, si compone di due aerei. In ogni caso, gli attuali velivoli – Boeing 747-200 ordinati da Ronald Reagan, attivi dal 1990 e allora pagati ciascuno 250 milioni di dollari (fonte: Die Welt) – saranno sostituiti nel 2023 da due Boeing 747-8, in un programma dal costo complessivo superiore ai tre miliardi di dollari. Attualmente il costo all’ora per il viaggio (cost per flying hour – CPFH) è di 206.337 dollari. Precisi. Un dato reso noto dal Dipartimento dell’Air Force – Headquarters Air Mobility Command in un documento che risponde alle richiesta avanzate dalla fondazione Judicial Watch. A ottobre 2014, in base alla legge che regolamenta l’accesso agli atti pubblici (Foia) aveva chiesto informazioni sul costo orario dell’Air Force presidenziale e sui presenti a bordo nel corso di due viaggi di Obama in California. Nel documento, il dipartimento aveva fornito soltanto il costo del volo, motivando le mancate risposte con ragioni di pubblico interesse e riservatezza.
Per Angela Merkel un ex aereo Lufthansa – Proprio come accade nel Regno Unito, nessun velivolo nuovo di zecca nemmeno per la Germania di Angela Merkel, che solo nel 2011 ha acquisito una nuova flotta, comporta da due Airbus SAS A340, da due A319 di dimensioni più ridotte. A questi si aggiungono quattro aerei Bombardier Global Express. I primi due sono aerei usati Lufthansa riadattati per le esigenze e con i comfort di Stato. Valore totale della nuova flotta: un miliardo di euro. Il velivolo sul quale viaggia la cancelliera è dotato di un imponente sistema di sicurezza ed è stato ribattezzato Konrad Adenauer, primo cancelliere della Germania del secondo dopoguerra. La nuova flotta va a sostituire velivoli che risalivano al 1990. In particolare, l’A340 della Merkel era stato acquistato dall’ex governatore della Ddr Erich Honecker prima della caduta del muro di Berlino.
Rajoy risponde alle interrogazioni parlamentari – Per quanto invece riguarda la Spagna, il premier Mariano Rajoy e la casa reale si servono della flotta del Grupo 45, che appartiene alla Fuerzas Aéreas Españolas e si occupa proprio dei loro spostamenti. E’ composta da sette aerei, due Airbus A-310 e cinque Dassault Falcon-900. Spesso il governo si è trovato a rispondere a interrogazioni parlamentari intorno al costo sostenuto coi mezzi di Grupo 45. Nel 2014, ad esempio, il parlamentare Gaspar Llamazares, ex leader della coalizione Izquierda Unita e attualmente esponente del Partito comunista spagnolo (Pce) aveva chiesto all’esecutivo quanto fosse costato il viaggio di Rajoy a bordo del Falcon di Stato diretto a Dublino, dove aveva partecipato a un congresso europeo del PP. E il governo, come altre volte, ha risposto: 14.500 euro.