Il nostro dodicesimo giorno di viaggio lasciamo Narvik e il nord della Norvegia per avventurarci alla scoperta della Lapponia svedese. Saliamo in cima alla collina, che con il ghiaccio e le valigie diventa quasi un’impresa, e raggiungiamo la stazioncina ferroviaria che segna l’inizio della rete verso la vicina Svezia.
Sono da poco passate le tre del pomeriggio ma a questa latitudine (68° Nord, la più alta di tutto lo ScandiRail16) in questo periodo dell’anno è già buio. L’assenza di luci dal finestrino lascia spazio all’immaginazione, mentre il treno procede a velocità sostenuta nel circolo polare artico.
Una volta dentro, il calore e l’atmosfera accogliente di questo luogo ci accompagneranno fino alla partenza. Situato nel cuore del Parco Nazionale di Abisko, fondato nel 1909, (uno dei più antichi di Svezia e d’Europa), questo posto d’inverno è ideale per attività nel mezzo di una natura incontaminata oltre che per tentare la fortuna sperando di vedere la famosa aurora boreale.
Non lontano da qui c’è infatti l’Aurora sky station, stazione d’osservazione a 900 metri d’altezza in uno dei luoghi dove il fenomeno è più frequente. Anche se abbiamo avuto la fortuna di vederla a Narvik, tentare non nuoce. Ci imbacucchiamo come mai prima nella nostra vita (intimo termico, pail, pantaloni da neve, scarponi da neve imbottiti…) e prendiamo la seggiovia più lunga di tutta la Svezia per raggiungere il Monte Nuolja e la famosa stazione d’osservazione delle aurore boreali. Purtroppo le condizioni meteorologiche non sono delle migliori, ma approfittiamo comunque per esplorare i dintorni e bere una cioccolata calda al calore del bar-ristorante panoramico della stazione.
Una volta ricaricati a dovere con una ricca colazione nordica ci aspetta un’attività sportiva in condizioni alquanto estreme. Il termometro annuncia infatti -17°C e sembra aver scoraggiato diversi (sulla lista dei partecipanti compare solo il nostro nome) ma avendo tutto il necessario per temperature polari non ci facciamo impressionare.
Facciamo conoscenza con la nostra guida escursionista, infiliamo le racchette da neve e partiamo, per tre ore, alla scoperta del parco nazionale.
La passeggiata sarà un’immersione totale nella natura incontaminata, attraverso foreste di betulle, laghi ghiacciati e montagne innevate come sfondo. Abbiamo come l’impressione di essere totalmente soli a contatto con la natura e ci fermiamo diverse volte semplicemente per contemplare cotanta bellezza o bere qualcosa di caldo. Tra una sosta e l’altra, delle orme di animali, volpi, lepri e altra fauna che popola il parco, ci ricordano che non siamo poi così soli.
Torniamo al nostro rifugio quando la neve comincia a cadere sempre con più insistenza e ci rifocilliamo con le specialità culinarie di questa zona e l’immancabile succo di mirtillo rosso, ammirando il panorama dalla finestra mentre la luminosità esterna comincia a farsi sempre più tenue e la coltre di neve sempre più spessa.