Il vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera, Erasmo Palazzotto, ha deciso di autosospendersi fino a quando la Farnesina avrà risposto alla richiesta di spiegazioni riguardo all’annullamento della visita della delegazione in Turchia. Una cancellazione che, secondo un’indiscrezione diffusa dal profilo Facebook del giornalista de Il Sole 24 Ore, Alberto Negri, sarebbe dovuta anche alla presenza dello stesso Palazzotto, considerato “intemperante” dal governo di Ankara per aver più volte denunciato l’operato della Turchia nel Kurdistan turco. “Abbiamo chiesto spiegazioni alla Farnesina per capire i reali motivi della cancellazione – dichiara il parlamentare a ilfattoquotidiano.it – Fino a quando non riceveremo risposta, mi autosospendo dall’incarico”.
La missione sarebbe dovuta arrivare ad Ankara il 14 febbraio e ripartire il giorno successivo. Troppo a ridosso, però, della visita del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in programma per il 22 febbraio. Coincidenza che avrebbe impedito alla delegazione italiana, di cui faceva parte anche Palazzotto, di incontrare personalità di alto livello. Meglio, secondo la Farnesina, annullare l’incontro, visti anche gli impegni del governo turco per le trattative di pace sulla Siria: “Una decisione legittima – commenta l’onorevole – e alla quale non ci siamo opposti”. Tutto bene, quindi, fino a quando Negri non ha pubblicato il post. Parole che hanno scatenato un putiferio in casa di Sinistra Italiana (Si), di cui fa parte Palazzotto, con il gruppo che ha chiesto chiarimenti alla Farnesina. “Le parole di Negri – continua il parlamentare – sono da verificare. Ma il fatto che riporti anche le motivazioni date dal governo, ma mai pubblicamente diffuse, le rendono verosimili”.
In attesa della conferma o della smentita da parte del ministero, da Si vogliono capire anche da chi potrebbe essere arrivato l’input: “Se a chiedere la cancellazione a causa della mia presenza – dice Palazzotto – fosse stato il governo turco, saremmo difronte a una richiesta assurda”. Ancora più grave, continua, se la decisione fosse venuta preventivamente dalla Farnesina: “In quel caso – dice – saremmo di fronte a un comportamento preventivo, un inchino del nostro governo ad Ankara”. Un modus operandi già messo in atto in occasione della visita del presidente iraniano, Hassan Rouhani, a Roma, quando per l’occasione furono coperte numerose statue dei Musei Capitolini. Dall’entourage di Palazzotto fanno sapere che a destare sospetti è anche la tempistica con cui è avvenuta la cancellazione dell’incontro. Due giorni fa, il vicepresidente della Commissione Esteri si era recato, con una delegazione di Si, all’ambasciata turca per consegnare una nota in cui esprimeva la propria contrarietà all’assedio di Cizre. Il giorno dopo è arrivata la cancellazione dell’incontro.
La Farnesina non ha ancora risposto alla richiesta di spiegazioni avanzata dal parlamentare. Soltanto Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione Esteri, ha commentato in una nota le indiscrezioni diffuse da Negri: “La ricostruzione che fa Alberto Negri – si legge – (…) è forzata e imprecisa. Tali ragioni risiedono nella presa d’atto che i prossimi giorni saranno cruciali per il Governo e il Parlamento turco, impegnati nei colloqui a Monaco sulla situazione in Siria, nell’avvio della nuova missione Nato nell’Egeo e in importanti voti parlamentari sulla legge di bilancio”.