“Il Pd non ha accolto neanche un emendamento di Forza Italia al ddl sul Conflitto d’interessi e ha fatto asse con il M5s”. L’avvocato di Silvio Berlusconi e deputato Fi Francesco Paolo Sisto si è dimesso con queste motivazioni da relatore del disegno di legge. “Stamattina”, ha detto, “il collega Sanna ha dato un parere contrario sull’unico emendamento di Fi accantonato, senza dirmi nulla. E’ un atteggiamento inaccettabile. I dem fanno sempre alleanze qualitative con i 5 stelle come sul ddl Cirinnà“.
L’emendamento bocciato di Fi prevedeva che, “nell’ipotesi di coincidenza tra interessi pubblici e interessi privati”, i titolari di cariche politiche che operano esclusivamente per tutelare interessi pubblici siano tutelati per legge. “Il Pd”, ha continuato Sisto, “non ci ascolta e ci maltratta anche sul piano della minoranza. Proprio in questi minuti è stato respinto un altro emendamento, mio e di Massimo Parisi. Se passa così la legge ci troviamo di fronte al disconoscimento dei principi fondanti del nostro ordinamento: chi è imprenditore viene discriminato. Vengono posti ostacoli all’esercizio della politica e del governo per chi fa l’imprenditore. Si tratta di una sorta di pulizia etnica nei confronti di chi intraprende sulla scorta di principi pentastellati spalleggiato dal Pd”.
Il disegno di legge è in discussione in questi giorni in commissione Affari costituzionali alla Camera. Fi ha iniziato a fare ostruzionismo e prende la parola su ogni emendamento per rallentare i lavori. “Secondo Forza Italia”, ha commentato il dem Emanuele Fiano, “la discussone sul conflitto di interessi che stiamo facendo in commissione porterà ad una legge troppo restrittiva, secondo i 5 Stelle troppo permissiva. Bene, vuole dire che stiamo facendo una buona legge”.