Diritti

Migranti, raccontare l’incontro tra popoli

Expo dei Popoli e #milionidipassi: chi sono questi sconosciuti? Nella marea di informazione e comunicazione circolata in questi mesi sul tema di migranti e rifugiati, alcune cose vanno fatte passare (o proprio lasciate perdere) mentre altre, cui si è data meno rilevanza, ha senso riprenderle, farle emergere, farne buon uso. Fa pensare che nell’epoca della breaking news, della notizia in tempo reale su una varietà di piattaforme e di fonti, così poca risonanza abbiano avuto campagne significative, utili per ampliare le prospettive di conoscenza e azione di tutti i cittadini. Vogliamo segnalarne due, che ben si collegano a due ambiti in cui il Suq da sempre offre contributi culturali e artistici riconosciuti a livello europeo: il cibo e la migrazione. In particolare l’evento Expo dei Popoli, che ha preso vita a margine (e in simbolica contrapposizione) dell’Expo di Milano 2015, e la campagna #milionidipassi di Medici Senza Frontiere.

Expo dei Popoli è il forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini, e si è svolto a Milano a giugno 2015, in quella stessa Fabbrica del Vapore dove pochi mesi dopo ha preso vita il nostro Suq delle Culture. 180 delegati internazionali convocati a partire dal manifesto comune di 50 organizzazioni no profit italiane, si sono incontrati “per rispondere alla sfida di Nutrire il Pianeta applicando i principi della Sovranità Alimentare e della Giustizia Ambientale” e si sono confrontati e impegnati sulle concrete “soluzioni da mettere in campo per vedere finalmente riconosciuti e garantiti il diritto ad un’alimentazione adeguata e un uso equo e sostenibile delle risorse naturali”.

L’obiettivo era fare di Milano una tappa importante di elaborazione dal basso “verso i due grandi appuntamenti Onu dell’anno: l’Agenda di Sviluppo Post-2015 e l’Accordo globale contro il Cambiamento Climatico”. Le strategie per cambiare i sistemi alimentari contenute nel manifesto comune sono, tra le altre, opporsi all’accaparramento della terra e dell’acqua da parte di poche società, e a scapito dell’auto-sostentamento delle popolazioni più povere; promuovere l’agroecologia come modo di produrre, trasformare e distribuire il cibo con catene di vendita dirette e autogovernate; creare mercati stabili e solidali, dando priorità alle economie del commercio locali; creare reti alimentari alternative fondate sul consumo alimentare sostenibile (prodotti stagionali, locali, riduzione carni…); proteggere i diritti dei popoli alle risorse energetiche e ridurre i combustibili fossili.

#milionidipassi, mi ci sono imbattuto per la prima volta lungo le strade di Torino. Una campagna di comunicazione e sensibilizzazione per rendere evidente alla nostra superficialità e indifferenza di quali “migrazioni” stiamo parlando, oggi. Medici Senza Frontiere ripropone in un linguaggio chiaro e visivo quali itinerari, quali carovane, quali contesti di provenienza e di viaggio affrontino i migranti, in particolare le famiglie di profughi. “Nel 2015 – esordisce il sito – 59,5 milioni di persone nel mondo sono state costrette a fare milioni di passi per sopravvivere”. A partire dal ritratto di una famiglia in fuga dalla Siria, si ripercorrono le complessità di un viaggio simile, e si arriva così a conoscere i “passi” di risposta che mette in atto Msf, in particolare vaccinazioni, supporto psicologico, supporto logistico, supporto a gravidanza e parto, contrasto alla malnutrizione. Approfondiremo tutto questo al Suq Festival nella Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno prossimo, con Loris De Filippi presidente di Msf.

Sono solo due esempi significativi dei molti processi di speranza e di solidarietà in atto in una stagione turbolenta e delicata, dal punto di vista delle culture. Noi, preparando il prossimo Suq Festival Teatro del Dialogo, a Genova dal 16 al 26 giugno prossimo, chiediamo a voi di segnalarci iniziative, artistiche o culturali, che possano rappresentare oggi in modo positivo la sfida di una convivenza pacifica e di un arricchimento reciproco tra le culture, la sfida di un mondo possibile dove la diversità è in dialogo. Spettacoli, concerti, libri, testimonianze, laboratori… Dite la vostra e passate parola: insieme si va in scena.

di Giacomo D’Alessandro