“L’evasione dei due detenuti dal carcere di Rebibbia? Non mi meraviglia affatto. Anzi, mi meraviglia molto che non ne siano scappati più di due“. Così, ai microfoni di “Ma che parlate a fa!?”, su Radio Roma Capitale, l’ex prefetto di Roma Achille Serra commenta la notizia della fuga dei due evasi, Mihai Florin e Catalin Ciobanu, dal carcere romano. “Lo dico da sempre” – continua l’ex senatore – “in questo Paese è necessaria una riforma globale della giustizia, che preveda l’immediatezza del processo e una certezza di pena, di cui tutti, tra i ministri pro tempore, parlano, ma che nessuno poi attua. Serve anche un numero maggiore di agenti di custodia“. E aggiunge: “Quando leggo che i due sono evasi da un carcere avente 150 detenuti e solo due agenti di custodia, mi chiedo come mai siano scappati solo in due. Sembra che la sicurezza oggi interessi meno, mentre qualche anno fa era al primo posto. Tutti ne parlano, ma poi in concreto mi sembra che si faccia molto poco”. Serra si pronuncia anche sull’allarme terrorismo in Italia e, in particolare, nella Capitale: “Al di là degli annunci del ministro Alfano, un’azione terroristica difficilmente può essere prevenuta. Al tempo in cui ero prefetto di Roma contammo col sindaco Veltroni migliaia di obiettivi sensibili. Prevenire un attentato però è praticamente impossibile, salvo fortuna oppure l’intuito di un agente”. E puntualizza: “Quello che occorre è l’attività incessante dei servizi di intelligence. È indispensabile un coordinamento tra i vari servizi di intelligence d’Europa e del mondo. Ma questa è solo fantasia, perché nessuno Stato vuole cedere nemmeno una minima parte di sovranità“
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