Pechino ha schierato due batterie di sofisticati missili terra-aria in un’isola contesa nel Mar Cinese Meridionale. Secondo alcune foto satellitari di ImageSat International, diffuse dalla statunitense Fox News, si tratta di otto lanciamissili schierati sul territorio di Yongxing (conosciuta anche con il nome Woody), che fa parte delle isole Paracel, gruppo di atolli contesi anche da Taiwan e Vietnam. E il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che non ha smentito il dispiegamento dei missili, ha precisato che si tratta “solo di limitata e necessaria autodifesa” e ha sottolineato il tentativo di “alcuni media occidentali di creare notizie”.
“Le parti interessate dovrebbero collaborare per mantenere la pace e la stabilità nella regione del Mar Cinese Meridionale”, ha affermato David Lo, portavoce del ministero della Difesa del Taiwan, senza mai nominare esplicitamente la Cina. “Dovrebbero evitare – ha aggiunto – qualsiasi mossa unilaterale che potrebbe aumentare le tensioni”. Un funzionario americano, precisa Fox News, ha confermato che le immagini mostrano il sistema di difesa HQ-9, capaci di una gittata di circa 200 chilometri e quindi potenziale minaccia per qualsiasi aereo civile o militare in volo nelle vicinanze. I missili sarebbero stati portati su un’isola tra il 3 ed il 14 febbraio.
La notizia è arriva durante il vertice dell’Asean a Sunnylands in California. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ed i leader dei Paesi partecipanti – non aderiscono Cina e India – hanno lanciato un appello alla “sicurezza marittima”, invitando alla “non militarizzazione e all’autocontrollo” dei Paesi nella regione. Inoltre il comandante delle forze armate statunitensi schierate nell’area dell’Oceano Pacifico, l’ammiraglio Harry Harris ha commentato che tale dispiegamento di armi rappresenterebbe “una chiara indicazione di militarizzazione, in modi che il presidente cinese Xi Jinping aveva detto non avrebbe attuato”. Harris si trova a Tokyo per incontrare esponenti della Difesa giapponese.