Non moriremo “suvvisti”, almeno non tutti e non fin quando anche una casa generalista come la Renault penserà di far resuscitare un marchio squisitamente sportivo come Alpine. Sul mercato europeo, dove i SUV continuano a mangiare quote di mercato e dove il concetto di “piacere di guida” è sempre più legato alla coppia dei turbodiesel, i francesi tentano un’altra strada.
Intendiamoci, la Alpine Vision che per ora è solo un prototipo – quella definitiva arriverà alla fine dell’anno al Salone di Parigi – sarà solo un piccolo esperimento quanto a numeri di vendita, ma la sua importanza a livello concettuale è ben maggiore. Questa berlinetta due posti, infatti, andrà a inserirsi in un mini-segmento che fino a tre anni fa era costituito solo dalla Lotus Elise.
Poi è arrivata l’Alfa Romeo 4C, Mazda ha rinnovato la sua gloriosa MX-5 e anche Opel sta pensando a una sportiva leggera, come mostrerà a Ginevra con la GT Concept. Sono tutte auto che non pesano più di una tonnellata e così dovrebbe essere anche la Alpine, di cui per ora si sa solo che l’accelerazione da 0 a 100 km/h sarà inferiore ai 4,5 secondi.
Meno di mille chili, dunque, e almeno 200 cavalli di potenza. Una ricetta cara a Colin Chapman sin dagli anni Sessanta e che probabilmente in questi anni Duemila ossessionati da consumi ed emissioni è l’unico modo per costruire un’auto sportiva che sia bella da guidare e che non costi un occhio della testa. E la Alpine Vision, o come si chiamerà la sua versione finale, dovrebbe avere tutte queste caratteristiche, a partire dai due posti secchi e dal motore centrale 4 cilindri turbo.
Anche lo stile definitivo dovrebbe essere molto simile a quello del concept, giurano in Renault, mentre per della messa a punto si occuperà il reparto Renault Sport di Dieppe, il che rappresenta una garanzia. All’interno, invece, è previsto un certo lusso “alla francese”, con rivestimenti in pelle e fibra di carbonio a vista, come si può vedere nella Vision.
L’auto che andrà in vendita all’inizio del 2017, infatti, vuole posizionarsi come sportiva premium, ossia garantire anche un certo margine di guadagno. Anche per questo sarà venduta in un gruppo selezionato di concessionari, Renault e Infiniti, che siano in grado di valorizzarla al meglio. Nei prossimi mesi il suo sviluppo sarà curato da un ristretto gruppo di persone che metteranno la passione al centro del progetto, con la volontà di rispettare la tradizione di un marchio glorioso come Alpine. Insomma, le premesse sono appetitose e gli appassionati di tutto il mondo aspettano con fiducia.