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Papa Francesco-Donald Trump, è scontro. Pontefice: “Non è cristiano”. Candidato repubblicano: “Bergoglio è vergognoso”

Il miliardario in corsa tra i repubblicani per la nomination alla Casa Bianca replica alle parole pronunciate dal pontefice, che lo ha criticato perché in campagna elettorale aveva affermato di voler costruire 2500 km di muro lungo la frontiera con il Messico e deportare 10 milioni di immigrati: "Il governo messicano lo usa come una pedina". Domenica in South Carolina si vota per le primarie del Grand Old Party

“Una persona che pensa solo a costruire muri” e “non a costruire ponti, non è cristiano“. L’affondo di Papa Francesco non lascia indifferente Donald Trump, che replica immediatamente alle parole pronunciate dal pontefice sul volo di ritorno dal suo viaggio in Messico, rispondendo a una domanda sulle affermazioni del candidato alla nomination repubblicana per la corsa alla Casa Bianca di voler costruire 2500 km di muro lungo la frontiera e deportare 10 milioni di immigrati. “Il Papa è un personaggio molto politico“, contrattacca il miliardario newyorkese durante un discorso in South Carolina, dove domenica si terranno le primarie del Grand Old Party.

Stanno usando il Papa come una pedina, e dovrebbero vergognarsi di farlo”, prosegue Trump spuntando il dito contro Città del Messico: “Il governo messicano e la sua leadership hanno fatto diverse dichiarazioni denigratorie nei miei confronti con il Papa, perché vogliono continuare a fregare gli Stati Uniti sul commercio e ai confini. E capiscono che mi sono accorto di loro”. “Il Papa – continua – ha quindi ascoltato solo una parte della storia. Non ha visto il crimine, il traffico della droga e l’impatto economico negativo che le attuali politiche hanno sugli Stati Uniti. Non vede come la leadership messicana sta giocando di furbizia con il presidente Obama e la nostra leadership, su ogni aspetto”.

Quindi Trump va oltre e rivolge i propri strali direttamente verso la persona e il ruolo ricoperto da Jorge Mario Bergoglio: “Per un leader religioso mettere in dubbio la fede di una persona è vergognoso – attacca il candidato alle primarie del Grand Old Party – io sono orgoglioso di essere cristiano e come presidente non permetterò alla cristianità di essere continuamente attaccata e indebolita, proprio come sta avvenendo adesso, con l’attuale presidente” americano.

L’irritazione di Trump diventa palpabile e i toni si fanno addirittura grotteschi, come non di rado accade, quando il miliardario tira in ballo la sicurezza della Santa Sede: “Se e quando l’Isis dovesse attaccare il Vaticano, che come tutti sanno è il massimo trofeo a cui aspirano i jihadisti, posso garantirvi che il Papa si augurererebbe soltanto e pregherebbe perché Donald Trump fosse presidente“.

Ad aprire la contesa a distanza era stato proprio Trump, che il 12 febbraio aveva criticato il viaggio di Bergoglio in Messico: “Credo che il papa sia una persona molto politicizzata – aveva detto il magnate durante un’intervista a Fox Business – non penso che papa Francesco capisca il pericolo che corriamo con un confine aperto con il Messico”.