12 modi differenti di raggiungere l’orgasmo per una donna, tutti con video di prova rigorosamente online. L’esplorazione della nuova frontiera del piacere al femminile si arricchisce del sito web OMGYES dove ogni donna, e chissà anche qualche ometto curioso di mostrarsi all’altezza con consorte, potrà farsi un’inedita cultura su autoerotismo, clitoridi e vagine.
Il sito web, che sui social viene già definito l’ “accademia del clitoride”, è stato inventato da Lydia Daniller, una lesbica, e Rob Perkins, etero, amici di vecchia data che non più di due anni fa hanno pensato che non esistesse un vero e proprio vocabolario specifico per parlare di orgasmi al femminile. Assieme all’istituto Kinsey e ai ricercatori dell’Indiana University hanno condotto così una ricerca “verità” con più di 1000 interviste a donne statunitensi tra i 18 e i 95 anni, effettuate tutte attraverso delle video chat in modo che le intervistate si sentissero il più libere possibile di parlare del proprio godimento. “Ci sono stati studi sull’eccitazione e su cosa succeda a livello biologico in una donna quando ha un orgasmo, ma i particolari specifici su come le donne godono e su cosa hanno bisogno per provare piacere non erano mai stati studiati prima”, ha spiegato la Daniller. Il risultato sono le dodici tappe del piacere elencate sul sito web (“che non è una App”, precisano gli ideatori). Si va dall’Edging – “un tocco/non tocco che provoca un grosso orgasmo” – all’Hinting – “tocco fuggevole che casualmente si sofferma per provocare piacere”-, fino all’Orbiting – “i milioni di modi per ruotare attorno al clitoride”- e al Layering – “piacere indiretto provocato dal toccare la pelle circostante la vagina”-. Ogni definizione, difficilmente traducibile in italiano, è stata coniata con parole proprie dalle intervistate, in modo che la descrizione del loro piacere nell’orgasmo provato venisse definito nel modo più chiaro possibile.
Sul sito web possiamo inoltre caricare gratuitamente le interviste di Zoey, Sidney e Amber, tra le prime clienti ad aver sperimentato una o più delle 12 tecniche di autoerotismo promosse da Omgyes. Amber, poi, si immerge nella performativa dimensione del testimonial fornendo al voyeur una prova gratuita di quella che preferisce tra le dodici. E’ qui che Omgyes attrae l’attenzione quanto o più di un qualsiasi video di Youporn: primo piano sulla vagina e l’indice che titilla il clitoride, voce over piuttosto convinta della protagonista completamente nuda e sdraiata sul letto. Ma le soprese del sito ideato da Danille e Perkins non finiscono qui. Il vero must di Omgyes è l’interattivo angolo “fai da te”. Basta scaricare un paio di stringhe dal sito e sul proprio smartphone o iPad ecco comparire una vulva virtuale parlante.
Chi è arrivato fino lì, oltre ad aver speso 29 dollari, può immediatamente titillare con il “touch” clitoride, grandi e piccole labbra secondo le 12 tecniche proposte e la vagina dà vita ad un immediato feedback suggerendo cose come “Hey rallenta”, “Dai, più veloce”, “Oh sì mi piace”. “La nostra piattaforma offre agli utenti inesperti la possibilità di conoscere un territorio inesplorato – spiegano gli inventori – E dà a quelli con più esperienza la possibilità di ampliare le proprie competenze. Infine è anche un modo per le coppie di comunicare informazioni altrimenti incomunicabili”. In nemmeno un mese e mezzo sono stati 17mila gli utenti che hanno interagito a pagamento sul sito web. Omgyes ha già stilato una mini classifica: i pagamenti vengono effettuati da ogni fascia d’età al femminile, ma ci sono anche parecchi uomini che si abbonano. Infine la percentuale davvero insignificante arriva dalla fascia d’età dei maschi under 30. “Credono di sapere già tutto, ma chissà forse non è così”, chiosano ironicamente Danille e Perkins.