Obbiettivi scelti a caso, sei morti sparati fra cui un bimbo di otto anni e una ragazzina di quattordici in fin di vita. L’America del secondo emendamento, quello che dà diritto ai cittadini di armarsi, ripiomba nell’incubo dell’ennesima mass shooting.
Questa volta siamo a Kalamazoo, in Michigan, dove un uomo ha seminato morte a bordo del suo suv senza un motivo apparente. “Sparatoria a casaccio”, fa sapere il vice-sceriffo della contea Paul Matyas che parla di “scenari da incubo”. E non ha torto.
Tutto comincia alle 18.00 ora locale, quando il carnefice, Jason Dalton, un bianco di 45 anni originario della contea, comincia a esplodere colpi di armi da fuoco contro i passanti inermi. La prima a farne le spese è una donna freddata nel parcheggio davanti alla sua abitazione.
Dopo l’omicidio l’uomo fugge a bordo del suo macchinone nero e fa perdere le sue tracce, per ricomparire quattro ore dopo in un posteggio di una concessionaria Ford dove uccide un padre insieme al figlio di otto anni mentre erano in macchina. Ma il lavoro non è finito e, solo un quarto d’ora dopo è davanti al ristorante Cracker Barrel e sono altre tre a cadere sotto il piombo dei suoi spari. Fra loro una ragazza di 14 anni, inizialmente data per morta, che sta lottando per riuscire a sopravvivere.
Nel frattempo scatta la caccia all’uomo e la polizia, grazie ad alcune testimonianze confermate dalle registrazioni elle telecamere di sorveglianza, riesce a individuare l’autore delle stragi e lo ferma per strada al semaforo mentre in auto sta aspettando il verde.
Secondo quanto riportano fonti investigative, Dalton non ha opposto resistenza all’arresto e a bordo del suo suv gli agenti hanno trovato l’arsenale utilizzato per la carneficina. “E’ importante che i cittadini sappiano che riteniamo di avere il nostro sospetto in custodia e che la situazione sia stata risolta a questo punto”, ha detto il tenente Dale Hinz della polizia di Stato del Michigan.
Mistero sul movente dato che l’omicida avrebbe agito in maniera totalmente casuale oltre che da solo. Una ricostruzione che, almeno per il momento, esclude la pista terroristica. “Questi sono omicidi casuali”, ha detto la polizia.
Così gli Usa, nel giorno delle primarie Nevada e South Carolina, torna a fare i conti con i suoi spettri: i controlli troppo laschi sul commercio di armi da fuoco.
Per i repubblicani, girare con una pistola in tasca è un principio inderogabile in base al secondo emendamento, mentre nei democratici il dibattito è aperto e pure infuocato: sì, perché Ilary Clinton rinfaccia al rivale dem Bernie Sanders di avere osteggiato una proposta di legge per perseguire i rivenditori di armamenti in occasione delle stragi. E i fatti di Kalamazoo paiono dare ragione alla ex first lady.