Cene a spese del Comune e assunzioni fittizie nella ong della quale era presidente. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino rischia due processi in altrettante inchieste aperte lo scorso anno dalla procura capitolina, che oggi ha fatto recapitare gli atti di chiusura indagini agli indagati. Tra cui il chirurgo dem, sotto inchiesta per peculato e falso nel caso delle spese con carta di credito del Campidoglio, e truffa ai danni dell’Inps per quanto riguarda i posti di lavoro nella organizzazione non governativa. Una doppia tegola giudiziaria proprio mentre l’ex primo cittadino sta decidendo se candidarsi o meno alle comunale della prossima primavera.
56 CENE SOSPETTE PER OLTRE 12 MILA EURO – A sentire le accuse degli inquirenti, sono 56 le cene sospette di Ignazio Marino tra luglio del 2013 e giugno del 2015, per complessivi 12.700 euro pagati con la carta di credito in dotazione al primo cittadino ma consumate, secondo gli inquirenti, “generalmente nei giorni festivi e prefestivi, con commensali di sua elezione, comunque la difformi della funzione di rappresentanza dell’ente”. I ristoranti preferiti dall’allora sindaco erano a Roma, ma anche in altre città come Milano, Genova, Firenze e Torino. Inoltre Marino, si legge nell’atto di chiusura indagini, avrebbe impartito “disposizioni al personale addetto alla sua segreteria affinché formasse le dichiarazioni giustificative delle spese sostenute per le cene, inserendovi indicazioni non veridiche tese ad accreditare la natura ‘istituzionale‘ dell’evento, ed apponendo in calce alle stesse la sua firma”. Stando alle accuse del pm Roberto Felici, responsabile dell’indagine, Marino avrebbe così indotto il personale della segreteria del Campidoglio a “redigere atti pubblici attestanti fatti non veri e recanti la sua sottoscrizione apocrifa”.
LE ASSUNZIONI FANTASMA DELLA ONG – Quattro, invece, gli indagati nel procedimento legato alla onlus ‘Imagine‘ della quale Ignazio Marino era presidente. La struttura, che si occupava di aiuti sanitari a Paesi in via di sviluppo, secondo i pm ha messo in atto delle assunzioni fittizie tra il 2012 e il 2014, con soggetti inesistenti truffando l’Inps. Oltre a Marino, presidente della ong fino al luglio dl 2013, l’inchiesta vede indagati per truffa in concorso Carlo Pignatelli, Rosa Garofalo e Federico Serra.