Immagini, suoni e una lavagna luminosa. Dal 24 febbraio arriva in diverse scuole italiane il progetto di Vito Baroncini che ha deciso di usare linguaggio innovativo per illustrare l'espansione dei clan in Italia e all'estero. "Vogliamo accompagnare i ragazzi nella comprensione del fenomeno", spiega il produttore Enzo Bevar. Il primo spettacolo sarà a Genova al Liceo Scientifico Luigi Lanfranconi.
Come ha fatto la mafia a diffondersi in Italia, in Europa e in tutto il mondo? Lo spiega lo spettacolo“Mafia Liquida” che dal 24 febbraio girerà per le scuole italiane. E’ una rappresentazione del artista Vito Baroncini in cui utilizza una lavagna luminosa, suoni, colori e disegni.
“Mafia liquida servirà per accompagnare gli studenti nella comprensione di che cosa sono e di come operano le mafie” spiega a ilfattoquotidiano.it il responsabile del progetto Enzo Bevar. Ma perché “mafia liquida”? “Perché questo titolo descrive sia la tecnica utilizzata dall’artista e sia la società in cui viviamo.”
Il primo spettacolo sarà al Liceo Scientifico Luigi Lanfranconi di Genova il 24 febbraio 2016 per poi passare il 25 febbraio a Milano: la mattina al Liceo Volta e il pomeriggio alle 17:30 alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale. Poi sarà la volta di altre 10 scuole tra Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria e Molise.
L’artista Vito Baroncini, durante lo spettacolo, illustrerà agli studenti “gli sviluppi e le evoluzioni delle mafie” usando un linguaggio innovativo fatto di immagini cinematografiche e televisive, musiche e citazioni, matite colorate e chine.
Lo spettacolo, prodotto da Cinemovel Foundation è nato da due diversi progetti: “Schermi in Classe – Percorsi di Legalità” e Libero Cinema in Libera Terra dove poi è stato messo a punto. Il progetto non è finito ma è un work in progress che si continua ad arricchire ogni giorno.