L’attivista per i diritti lgbt, Vladimir Luxuria, ha criticato ai microfoni di Radio Cusano Campus l’evoluzione legata al ddl Cirinnà: “Meglio un pezzo che oggi che tutto mai come dice Renzi? Intanto a pezzi siamo noi, sempre in mano a politici che tra voltafaccia, giochi di alleanza e tradimenti, decidono quali diritti concederci e quali diritti no. Sarebbe stato come se i neri d’America si fossero accontentati di una legge che stabilisse che potevano sì salire sull’autobus, ma che dovevano rimanere in piedi. Io credo che l’uguaglianza debba essere totale. Siamo stufi – continua – di essere presi in giro e di veder svenduti i nostri diritti. Dicevano di volere le unioni civili alla tedesca, qui invece siamo davanti alle unioni civili alla vaticana. E siamo così sicuri che verrà tolta soltanto la stepchild adoption? Io mi aspetto altre sorprese. Qui tra i due litiganti, Pd e Movimento Cinque Stelle, Angelino gode”. Luxuria poi si scaglia contro il Movimento Cinque Stelle: “Mi ha molto delusa. In Italia c’era un’emergenza democratica legata ad una lacuna sui diritti civili che durava da trent’anni e loro hanno trovato la scusa della regola del supercanguro per non votarla – afferma -, dopo che venti minuti prima avevano dato il loro consenso. Per fortuna ora i sondaggi li vedono in calo. L’incoerenza dev’essere punita. L’anno scorso mi ricordo Airola – prosegue – che è venuto al Gay Village promettendo un sacco di cose, poi in venti minuti hanno cambiato idea. Penosi”