Piccoli ritocchi estetici, soprattutto nello scudetto centrale e soprattutto un nuovo abbinamento tra il motore 1.6 Multijet da 120 CV e il cambio automatico doppia frizione TCT
Lo stand dell’Alfa Romeo agli ultimi Saloni di Ginevra è stato sempre caratterizzato dalla presenza della sportiva 4C, prima sotto forma di prototipo, poi la berlinetta e in fine la spider. Quest’anno, invece, ci sarà il grande debutto della Giulia, anche nelle versioni per i “comuni mortali” secondo Automotive News. Ma non è tutto, perché alla kermesse svizzera ci sarà anche la Giulietta aggiornata, che è davvero difficile definire come restyling. Semmai ci si potrebbe giocare a “trova le differenze” con il modello attuale. L’estetica infatti cambia in maniera davvero minima, con la cornice dello scudetto leggermente più grande, senza listelli ma con una trama a nido d’ape piuttosto ampia e con una nuova griglia che circonda i fendinebbia. Il resto delle modifiche stilistiche si limitano alla scritta sul baule posteriore con lo stesso carattere della Giulia, all’adozione di alcune tinte di carrozzeria di quest’ultima e alla disponibilità di cerchi in lega dal nuovo disegno. Non molto per un’auto che sta per compiere sei anni e che dovrebbe essere prossima alla pensione.
Ma le logiche del marchio Alfa Romeo, si sa, sfuggono agli schemi comuni e così questa Giulietta dovrà rimanere sul mercato ancora per almeno un paio d’anni prima di avere una sostituta (sempre che sia così perché quando si parla del Biscione nulla è scontato). La novità più interessante, in ogni caso, è di natura tecnica e cioè la disponibilità del cambio automatico doppia frizione TCT in abbinamento al motore diesel meno potente, il 1.6 Multijet da 120 CV e 320 Nm di coppia. Con questo powertrain la compatta Alfa Romeo è molto appetibile per le flotte – 3,9 l/100 km di consumo medio – come dimostra anche la disponibilità di un nuovo allestimento Business. A questo proposito, va segnalato anche il debutto dell’allestimento Veloce che include i sedili in misto pelle/alcantara, il volante di pelle tagliato in basso e le finiture della plancia in carbon look. Completa il quadro la disponibilità dei servizi di navigazione Live per il sistema di infotelematica Uconnect.
La Giulia, invece, secondo Automotive News sarà disponibile con un 2 litri 4 cilindri turbo benzina con distribuzione Multiair declinato in tre livelli di potenza: 180, 250 e 330 CV. Il turbodiesel, invece, sarà un inedito 2.2 litri da 135, 180 o 210 CV. Quanto ai tempi di produzione, infine, sia le Quadrifoglio che le diesel inizieranno a uscire dallo stabilimento di Cassino il 31 marzo, mentre le prime auto arriveranno sul mercato europeo alla fine di maggio o al massimo all’inizio di luglio; per le versioni a benzina, invece, bisognerà attendere la fine dell’anno. La Giulia, così, arriverebbe sul mercato circa un anno dopo il suo debutto, avvenuto il 24 giugno 2015 in occasione del 105° compleanno del marchio. Un ritardo di circa 6 mesi che sarebbe dovuto a problemi di resistenza nel superamento dei crash test. Per questo motivo FCA avrebbe richiamato a lavorare in Italia Roberto Fedeli, l’ex-ingegnere Ferrari che alla fine del 2014 era passato in BMW.