In barba alla scaramanzia, Vincenzo De Luca ne ha scelti 13. Sono “i consiglieri del presidente della Regione Campania”. Tantissimi. Per capirci, come ricorda Simona Brandolini sul Corriere del Mezzogiorno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è fatto bastare 11 consiglieri. Ma De Luca è l’uomo dei record. Ed è un record questa giungla di personaggi che affolla una camera di compensazione degli appetiti della politica e degli equilibri di partito, fino a formare un esecutivo “parallelo” e ingombrante rispetto ai 9 assessori ufficiali. Molti dei quali perfetti sconosciuti e con deleghe leggere (le più importanti sono rimaste a De Luca e al vice Fulvio Bonavitacola).

Infatti tra i consiglieri del Governatore, confusi tra tecnici di valore, troviamo: trombati, assessori mancati, eletti in consiglio, segretari di partito, ras delle preferenze, impresentabili. I nominati sono felicissimi, anche se l’incarico in qualche caso è a titolo gratuito. In certi casi però, pesa come e più di un assessorato. Prendete l’ultimo della combriccola, Franco Alfieri, il deluchiano sindaco Pd di Agropoli (92% al primo turno), il furbetto della multa. Voleva candidarsi in Regione senza dimettersi da primo cittadino e si inventò il ricorso a una contravvenzione per decadere e lasciare la giunta al suo vice. Fu tolto dalla lista dem in extremis anche perché indagato per corruzione (accuse poi cadute in prescrizione). Così ha ritirato il ricorso, è rimasto sindaco, ha puntato a un ingresso in giunta regionale, ma alla fine De Luca lo ha nominato “consigliere alla caccia, pesca e agricoltura”, settore che dispensa fior di finanziamenti. Ambivano a diventare assessori e hanno dovuto ripiegare a consiglieri il Pd Mario Casillo, mister 31.307 preferenze, delegato al Grande Progetto Pompei; l’Udc Biagio Iacolare (delega al Demanio), mediatore del patto tra De Luca e De Mita; forse anche Aniello Di Nardo, segretario campano delle macerie di Idv. Di Nardo, dentista, è “consigliere alla Protezione Civile”, di cui è stato già direttore della scuola regionale, all’epoca nominato da Antonio Bassolino. Luca Cascone, ex assessore ai Trasporti a Salerno, è stato eletto consigliere regionale, De Luca lo ha voluto proprio “consigliere ai Trasporti”. Enrico Coscioni, candidato in “Campania Libera”, invece non ce l’ha fatta. Ma De Luca lo ha ripescato: docente di scienze infermieristiche, nominato “consigliere per la Sanità”.

Infine: Sebastiano Maffettone (Cultura), Costantino Boffa (alta velocità Napoli-Bari), Patrizia Boldoni (Turismo), Mario Mustilli (Economia), Paolo De Joanna (Rapporti Istituzionali),Francesco Caruso (Relazioni Internazionali), Uberto Siola (Governo del Territorio). C’è chi pensa che i 13 siano la vera giunta, e gli assessori fanno solo contorno.

Da il Fatto Quotidiano del 25/02/2016. Aggiornato da redazione web

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Anticorruzione senza risorse, Raffaele Cantone scrive al governo: “Anac rischia ridotta funzionalità”

next
Articolo Successivo

Unioni civili, nel giorno della fiducia l’aula del Senato era deserta (foto)

next