Fanalini di coda le ancora acerbe Brie Larson per Room e Saoirse Ronan per Brooklyn. La prima, 26 anni da Sacramento, interpreta una mamma reclusa nell’angusta casupola in cui è relegata col figlio. L’interpretazione sofferta tra le quattro mura della “stanza” è parecchio tematica, ma poco sostanziale, come del resto per tutti gli attori nei film di Abrahamson dove è la storia a colpire più che le performance. La Ronan, irlandese, è appena 21enne, ma se vincesse per questo ruolo della giovane immigrata in cerca dell’anima gemella e di un’identità nel nuovo mondo in Brooklyn, sarebbe per nemmeno 60 giorni la seconda premiata più giovane nell’Oscar come miglior attrice dopo Marlee Matlin per Figli di un dio minore, vincitrice a 21 anni e 218 giorni.
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