Mark Rylance
Lo sfidante più accreditato di “Rocky” sembra il britannico Mark Rylance, splendido “supporter” di Tom Hanks ne Il ponte delle spie di Steven Spielberg. Squisito attore teatrale britannico nato nel 1960, Rylance già ha conquistato la principale “academy” in madrepatria portandosi a casa il BAFTA, che invece ha snobbato Sly Stallone. Nel film ispirato a una vera vicenda accaduta durante la Guerra Fredda, il performer entra nei panni della spia sovietica Rudolf Abel, arrestata dai servizi segreti americani. Per il suo scambio con un militare USA preso in ostaggio dall’URSS, viene messo in campo l’avvocato James B. Donovan: il rapporto che si instaura tra questi e Abel è di straordinaria umanità. Rylance probabilmente non vincerà il suo primo Oscar a cui è candidato, ma se il personaggio di Abel gli è entrato nelle vene a chi gli chiederà se è rimasto deluso con ironia risponderà “perché servirebbe?”.