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Sondaggi, alla maggioranza degli italiani piace la Cirinnà senza stepchild. Il 38% comunque contrario al Ddl

Secondo l'Istituto Ixè in esclusiva per Agorà sulle intenzioni di voto la Lega Nord nonostante lo scandalo corruzione che ha portato all'arresto di Rizzi guadagna quasi un punto percentuale. Lievi oscillazioni per Pd e M5S. A due anni dall'insediamento la fiducia nel governo sfiora appena la sufficienza

L’ultima versione del Ddl Cirinnà sulle Unioni civili, che non prevede la stepchild adoption, piace al 54% degli italiani. Mentre, se fosse in Parlamento, il 37% esprimerebbe comunque un voto contrario al disegno di legge che ha ricevuto il primo via libera in Senato. Inoltre, sempre secondo lo stesso campione, le Unioni civili senza la stepchild sono una vittoria politica del M5S per il 19% degli intervistati, di Matteo Renzi per il 15%, di Ncd per il 10%. Di nessuno, invece, secondo il 38%. Il 68%, infine, è contrario all’adozione del figlio da parte delle coppie omosessuali. E’ questa la fotografia scattata dall’Istituto Ixè in esclusiva per Agorà (Raitre).

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, la Lega Nord guadagna quasi un punto percentuale, passando dal 13,8% al 14,5%, nonostante l’ultima inchiesta sul presunto giro di mazzette che ha travolto la sanità lombarda e ha portato all’arresto del consigliere regionale del Carroccio, Fabio Rizzi. Solo lievi oscillazioni invece per il Pd e il Movimento 5 Stelle. Il partito del premier dal 33,9 va al 33,7%. Mentre i 5 Stelle salgono dal 24,4% al 24,5%. Infine Forza Italia scende dello 0,3% (11,5%). Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 61,9%.

Il giudizio sul governo a due anni dall’insediamento sfiora invece la sufficienza (5,8). Scende poi di 1 punto la fiducia nel presidente del Consiglio (31%) mentre rimane stabile al 30% quella nel governo. La figura politica più apprezzata rimane il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (al 59%), mentre a guidare la classifica generale resta papa Francesco con l’87% di fiducia. Sempre secondo un sondaggio Ixè, nell’ultima settimana, la quota di chi vede segni di ripresa è scesa dal 29% al 28%, mentre chi (ancora) non la vede è passata dal 68% al 70%.