
Lasciamo Kiruna e diciamo arrivederci alla Lapponia svedese pronti per raggiungere la nostra prossima destinazione: Rovaniemi, nel profondo nord della Finlandia.
Il percorso non è dei più semplici: nessun treno consente di raggiungere la Finlandia dalla Svezia. Per accorciare il viaggio decidiamo di prendere l’autobus diretto per Haparanda-Tornio, alla frontiera tra i due paesi.
I paesaggi che si offrono a noi sono ancora una volta magici e ghiacciati, abeti innevati a perdita d’occhio per decine di chilometri, casette colorate ricoperte da metri di neve, il sole che sembra preso da pigrizia e non si muove dall’orizzonte colorando il cielo di rosa, senza parlare di uno strano fenomeno: due arcobaleni verticali affianco al sole, effetto ottico atmosferico meglio noto come Parelio creato da piccoli cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera.

Dopo una breve sosta al confine tra Svezia e Finlandia, è la volta del secondo autobus, che ci porterà fino a Kemi, paese del nord della Finlandia dove finalmente potremo tornare sui tanto amati binari.
Cambiamo l’ora per adeguarci al fuso orario finlandese e, raggiunta la piccola stazione notiamo che il treno per Rovaniemi è indicato in partenza sul secondo binario. Questo però è separato dal primo da una barriera in ferro e l’attraversamento è quindi impossibile. Nessun segno di sottopassaggio, e la presenza di soli treni merci oltre il primo binario nonché del monitor unicamente sul primo non fanno che confonderci le idee. Dopo aver girovagato per circa dieci minuti in lungo e largo con le valigie al seguito sui binari innevati della stazioncina, quando la sala d’attesa è ormai fuori dal campo visivo, un passaggio consente di raggiungere il famoso binario numero 2.
Un’ora di treno e il capotreno ci annuncia l’arrivo a Rovaniemi. La temperatura si aggira intorno ai trenta gradi sottozero e, complice l’aver trascorso la giornata al chiuso, quando usciamo la differenza si fa sentire. Raggiungiamo il nostro ostello non lontano e dopo aver posato le valigie, la bussola gastronomica indica la strada.
Coperti a dovere affrontiamo le temperature polari e, in una città deserta, e interamente ricoperta di neve, raggiungiamo Ravintola Roka, dove ci riscaldiamo con una zuppa finlandese al salmone pescato dallo chef in persona, prima di passare ad un carpaccio di renna e piatti di pesce rigorosamente locali.
Dopo una notte rigenerante siamo pronti per una giornata ricca di attività e scoperte. Cominciamo con un safari lappone in motoslitta sul fiume Kemijoki, che attraversa la città e si trova ad essere il più lungo di tutta la Finlandia. In questo periodo dell’anno e in questa zona è ghiacciato e si presta benissimo all’attività, infiliamo un’ulteriore tuta, necessaria vista la temperatura dopodiché partiamo in una corsa sul ghiaccio in un paesaggio polare, sperando che lo strato di ghiaccio sia abbastanza spesso da sopportarci.
Mezz’ora su questa autostrada di ghiaccio e ci fermiamo presso un allevamento di Renne. Qui ci aspetta l’immancabile succo di mirtillo caldo e un giro trainati da questi splendidi animali che per qualche minuto ci fa sentire come Babbo Natale e non a caso… poco fuori Rovaniemi infatti, varcato il Circolo Polare Artico, c’è infatti il villaggio di Babbo Natale al quale ogni anno scrivono i bambini di tutto il mondo (e al quale egli risponde in tutte le lingue).
Intenzionati a salutare il famoso paffuto signore vestito di rosso, entriamo nella sua residenza, fatta di elfi in carne ed ossa, strane macchine per rallentare la rotazione della terra la notte di Natale, fino a raggiungere il suo soggiorno, dove tutto l’anno riceve grandi e piccoli con cui discute, senza bisogno di interpreti, grazie alle sue doti linguistiche (italiano compreso).
Prima di lasciare questo posto e la sua atmosfera surreale che riporta all’infanzia, facciamo tappa presso l’ufficio postale di Babbo Natale, dal quale è possibile inviare cartoline con il famoso timbro postale del circolo polare artico.
La giornata si conclude seguendo le indicazioni del gps culinario, da Nili, il cui arredo fatto di orsi e lampadari in corna di renna, sin dall’ingresso trasmette quell’atmosfera nordica, che poi degustiamo con una cena a base di salmone affumicato, salame di renna, il tutto accompagnato da pan di spezie e burro.

Il giorno seguente è già l’ora di salutare Rovaniemi per metterci in viaggio per la nostra prossima destinazione dello ScandiRail16. Partiamo in treno, facendo il percorso inverso fino a Kemi e poi con il bus fino alla stazione di confine di Haparanda Tornio, dove, dopo aver ricambiato l’ora, saliamo sul comodissimo bus, con tanto di wifi, che ci porterà a Luleå, nel nord della Svezia.
Arriviamo nel tardo pomeriggio e dopo un breve giro in città raggiungiamo la stazione, il treno notte è puntuale come un orologio svizzero e la comodissima cuccetta è dotata persino di bagno e doccia. Ci addormentiamo cullati dal movimento del treno mentre questo procede indisturbato nella neve, portandoci verso sud, per la prima volta dopo oltre due settimane.
Prossima tappa: Stoccolma.
Guarda tutte le foto dello ScandiRail16 fino a Rovaniemi
Andrea D'Ambra
Interprete/Traduttore
Piacere quotidiano - 28 Febbraio 2016
Interrail Scandinavia: Rovaniemi, a casa di Babbo Natale
Lasciamo Kiruna e diciamo arrivederci alla Lapponia svedese pronti per raggiungere la nostra prossima destinazione: Rovaniemi, nel profondo nord della Finlandia.
Il percorso non è dei più semplici: nessun treno consente di raggiungere la Finlandia dalla Svezia. Per accorciare il viaggio decidiamo di prendere l’autobus diretto per Haparanda-Tornio, alla frontiera tra i due paesi.
I paesaggi che si offrono a noi sono ancora una volta magici e ghiacciati, abeti innevati a perdita d’occhio per decine di chilometri, casette colorate ricoperte da metri di neve, il sole che sembra preso da pigrizia e non si muove dall’orizzonte colorando il cielo di rosa, senza parlare di uno strano fenomeno: due arcobaleni verticali affianco al sole, effetto ottico atmosferico meglio noto come Parelio creato da piccoli cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera.
Dopo una breve sosta al confine tra Svezia e Finlandia, è la volta del secondo autobus, che ci porterà fino a Kemi, paese del nord della Finlandia dove finalmente potremo tornare sui tanto amati binari.
Cambiamo l’ora per adeguarci al fuso orario finlandese e, raggiunta la piccola stazione notiamo che il treno per Rovaniemi è indicato in partenza sul secondo binario. Questo però è separato dal primo da una barriera in ferro e l’attraversamento è quindi impossibile. Nessun segno di sottopassaggio, e la presenza di soli treni merci oltre il primo binario nonché del monitor unicamente sul primo non fanno che confonderci le idee. Dopo aver girovagato per circa dieci minuti in lungo e largo con le valigie al seguito sui binari innevati della stazioncina, quando la sala d’attesa è ormai fuori dal campo visivo, un passaggio consente di raggiungere il famoso binario numero 2.
Un’ora di treno e il capotreno ci annuncia l’arrivo a Rovaniemi. La temperatura si aggira intorno ai trenta gradi sottozero e, complice l’aver trascorso la giornata al chiuso, quando usciamo la differenza si fa sentire. Raggiungiamo il nostro ostello non lontano e dopo aver posato le valigie, la bussola gastronomica indica la strada.
Dopo una notte rigenerante siamo pronti per una giornata ricca di attività e scoperte. Cominciamo con un safari lappone in motoslitta sul fiume Kemijoki, che attraversa la città e si trova ad essere il più lungo di tutta la Finlandia. In questo periodo dell’anno e in questa zona è ghiacciato e si presta benissimo all’attività, infiliamo un’ulteriore tuta, necessaria vista la temperatura dopodiché partiamo in una corsa sul ghiaccio in un paesaggio polare, sperando che lo strato di ghiaccio sia abbastanza spesso da sopportarci.
Prima di lasciare questo posto e la sua atmosfera surreale che riporta all’infanzia, facciamo tappa presso l’ufficio postale di Babbo Natale, dal quale è possibile inviare cartoline con il famoso timbro postale del circolo polare artico.
La giornata si conclude seguendo le indicazioni del gps culinario, da Nili, il cui arredo fatto di orsi e lampadari in corna di renna, sin dall’ingresso trasmette quell’atmosfera nordica, che poi degustiamo con una cena a base di salmone affumicato, salame di renna, il tutto accompagnato da pan di spezie e burro.
Il giorno seguente è già l’ora di salutare Rovaniemi per metterci in viaggio per la nostra prossima destinazione dello ScandiRail16. Partiamo in treno, facendo il percorso inverso fino a Kemi e poi con il bus fino alla stazione di confine di Haparanda Tornio, dove, dopo aver ricambiato l’ora, saliamo sul comodissimo bus, con tanto di wifi, che ci porterà a Luleå, nel nord della Svezia.
Prossima tappa: Stoccolma.
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Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.