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Cinema

Oscar 2016, Leonardo DiCaprio a 22 anni dalla prima nomination. Il “lolito” di Hollywood ci prova ancora

A poche ore dalla premiazione gli dicono in tanti che lui della statuetta non ha bisogno. Lo stanno scrivendo come rulli i siti web Usa. Lo ha scritto perfino il quotidiano francese Liberation dedicandogli la foto di copertina del 24 febbraio. George Clooney, Johnny Depp, James Dean, Orson Welles, e Harrison Ford, gli suggeriscono, non hanno mai vinto

A 22 anni dalla prima nomination agli Oscar con Buon compleanno Mr. Grape (1994), attore non protagonista of course, Leonardo DiCaprio ci riprova. Con il possibile Oscar da attore protagonista per The Revenant siamo arrivati alla sesta nomination, tra cui una pure come produttore (The Wolf of Wall Street).

La storiella, le gif, i filmati animati, i siti web appositamente nati, dove un orso, quello del bosco di Iñarritu, lo spinge, lo sprona, lo lancia verso l’agognata statuetta, sono oramai cresciuti quotidianamente come funghi. C’è solo un DiCaprio. E ci mancherebbe altro. Only the lonely. Quello lanciato come un giavellotto dal grizzly western verso l’Oscar mai vinto. Giusto un anno fa era l’attore più pagato di Hollywood: 25 milioni di dollari a film. Una miniera d’oro. Qualcuno ha scritto che quando DiCaprio vuole che un film si faccia non solo si fa ma viene anche visto da una marea di gente. Classe ’74, all’anagrafe californiana fa Leonardo perché mamma stava guardando la Gioconda quando le diede il primo calcio. Per gli amici, e soprattutto le amiche top model che frequentano con un’assiduità i materassi ad acqua del suo edificio newyorchese ecosostenibile, è più semplicemente Leo.