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Porn Buddy, l’app che cancella i file porno post mortem in un solo click

Inventata in Australia da un signore a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla, l'applicazione costa 10 dollari all'anno e consente di cancellare qualsiasi tipo di materiale "sconveniente", in caso di morte o malattia invalidante, tramite un persona di fiducia

di Davide Turrini

Un app per cancellare la navigazione sui siti porno è finalmente realtà. Da oggi non c’è più bisogno di lanciare il sasso e tirare indietro la mano. Tutte le vostre incursioni clandestine sul web a suon di Youporn e Pornhub possono essere nascoste, o perfino, di fronte ad occhi improvvisamente indiscreti, cancellate definitivamente con un click. La app si chiama Porn Buddy ed è stata inventata in Australia da un signore, Jason Jordan, a cui 12 anni fa è stata diagnosticata la sclerosi multipla.

L’ex conduttore della Radio australiana 6PR ha ricordato che l’idea alla base della sua applicazione nasce ben prima dell’invenzione di Internet: “Un tempo se tenevi scorte nascoste di riviste e cassette porno, e ti fosse successo qualcosa di grave, avevi di sicuro fatto un giuramento solenne con un amico fraterno, perché te ne rimuovesse qualsiasi traccia”, ha spiegato ironicamente Jordan ai tabloid australiani.

La sua app, un po’ più elaborata tecnologicamente della corsa a perdifiato del compagno di masturbazione che si scapicolla a casa dell’amico a raccattare riviste e dvd, permette ad una persona di fiducia di eliminare immediatamente qualsiasi materiale ‘sconveniente’ conservato sul computer remoto se vi dovesse accadere qualcosa di brutto: morte o malattia invalidante.

“In questo modo nessuno troverebbe roba strana sul vostro pc dopo la vostra morte. Perché lì sopra potrebbe non esserci soltanto l’ultimo acquisto delle sigarette Playboy alla vaniglia, ma qualcosa di ben più interessante, qualcosa che potrebbe mettere in discussione la vostra reputazione”, ha affermato Jordan.

La app è attiva da sei mesi, costa 10 dollari e vale dodici mesi rinnovabili annualmente. Jordan ha anche ricordato che in origine la app doveva chiamarsi “Folder Agent”, poi la modifica più “salace” per ottenere più attenzione mediatica. Il 44enne di Perth non ha voluto dichiarare in quanti hanno già sottoscritto l’abbonamento ed ha confermato di non aver sottoscritto per sé alcun collegamento in quanto sostiene di non aver mai collezionato porno sul web.

L’applicazione Porn Buddy è una delle imprese commerciali che mister Jordan ha intrapreso dopo la diagnosi di sclerosi multipla dodici anni fa e fa parte di un’attività di marketing online che gli ha permesso di continuare a lavorare e avere un reddito indipendente, nonostante l’handicap della malattia che ne ha fortemente ridotto i movimenti fisici.

Quando la sua vita è cambiata, Jordan stava proprio lavorando sul suo computer. A un tratto gli si è sdoppiata la vista e non è stato in grado di vedere normalmente prima di un quarto d’ora. A questa sensazione sono seguiti altri sintomi: intorpidimento del viso, formicolio ai piedi, vertigini. “Sono andato su Google e ho scoperto che potevano essere o un tumore al cervello o la sclerosi multipla. Ammetto che quando ho poi fatto delle analisi e mi hanno detto che era la seconda, mi sono sentito felice di non avere il tumore”.

Per allontanare ed esorcizzare l’idea della malattia e della morte, Jordan ha così iniziato a vendere t-shirt su un sito web con frasi spiritose ad hoc sulla sua malattia, che hanno avuto immediato successo. “Non sono ubriaco, ho solo la sclerosi multipla”, “L’unica cosa buona dell’avere la sclerosi è che gli zombi non vorranno mai mangiarsi il mio cervello”, sono solo alcune delle battute ad effetto stampate su felpe, tazze e canottiere. Tra una maglietta e l’altra, e chiacchierando con alcuni amici, Jordan ha come una folgorazione: porn buddy.

L’applicazione non si limita solo alla cancellazione di materiale per adulti giacente tra le pieghe remote del proprio pc, ma tutto ciò che l’utente non vuole si scopra sul suo conto. I file eliminati non possono essere recuperati una volta che la rimozione è stato attivata. “Non ho intenzione di giudicare nessuno, un sacco di persone si divertono a visionare contenuti web per adulti, ma non vogliono che la loro famiglia, o i loro parenti, lo sappiano”.

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