“Credo nell’Italia. Ma viene dato poco spazio ai giovani per paura, perché non si vuole rischiare”. A dirlo i giovani fashion designer che hanno preso parte dal 20 al 29 febbraio (oggi giorno di chiusura) a ‘Whynot Fashion Lab’, il primo workshop che ha voluto offrire visibilità ai talenti emergenti della moda durante la Milano Fashion Week. Il progetto vuole sostenere i giovani che hanno da poco terminato gli studi e facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Secondo Massimo Pedretti, direttore artistico dell’agenzia OEDstudio – padre dell’officina creativa insieme al magazine online ‘Il caffè delle cinque’ – “il mercato del fashion, a livello di talenti emergenti, è saturo. Per i nuovi creativi è molto difficile”. Fashion designer che “non campano“, e si vedono costretti a dividersi tra le passerelle e la fotografia, corsi di trucco o lavori di illustrazione. Poco spazio viene dato alle nuove leve, quindi, “che sempre più sono rivolte verso l’estero – racconta una giovane stylist dagli spazi di OEDstudio di via Savona -. Tutto dipende dalle conoscenze. Per questo migliaia di giovani italiani stanno andando via dall’Italia”