Dopo di lui è giunto anche l’anelito ambientalista di Leonardo DiCaprio che è andato a vincere il suo primo Oscar dopo sei nomination. Ha fatto un piccolo ghigno Leo dopo la presentazione delle nomination, come dire: “Più di così”. Poi l’annuncio e in un attimo, era a sedere in prima fila, DiCaprio è salito sul palco. Julianne Moore, che gli ha consegnato la statuetta, gli si è afflosciata sul fianco come una giunchiglia. Primi piani degli sconfitti con un Michael Fassbender a cui sembrato rodere più degli altri.
“Revenant è stato uno sforzo incredibile per tutta la troupe”, ha spiegato Leo. “Tom, fratello, questo premio è anche per te. Iñarritu hai segnato la storia del cinema”. Poi un breve riepilogo di tutta una carriera e l’affondo ecologista: “Fare The Revenant è significato entrare in una relazione uomo e ambiente. Pensate che siamo andati al Polo Sud per avere la neve vera sul set. Il cambiamento climatico è una grande minaccia per la specie umana. Dobbiamo smetterla di posticipare i cambiamenti, il cambiamento deve avvenire adesso. Dobbiamo dare voci gli autoctoni, gli indigeni, come ai figli dei nostri figli, voci sotterrate dalla volontà di potere delle multinazionale”.