Standing ovation, invece per il grandissimo Ennio Morricone. 87 anni e finalmente l’Oscar come compositore della miglior colonna sonora grazie a The Hateful Eight. Quincy Jones felice come una pasqua ha consegnato la statuetta al commosso Morricone che con il figlio Andrea ha raggiunto lentamente il palco del Dolby Theatre: “Il mio pensiero va agli altri colleghi nominati tra cui lo stimato John Williams. Non c’è grande musica senza un grande film, grazie Quentin Tarantino per lo straordinario film che hai girato. Grazie ai fratelli Weinstein. Dedico questa musica (non l’Oscar ndr) a mia moglie Maria”.
Emozione enorme per Morricone e per l’Italia, come saranno emozionati dalla Teodora Film, che ha distribuito in Italia quello che da oggi è l’Oscar come miglior film straniero: Il figlio di Saul un eccezionale esordio-capolavoro. Il film ungherese è ambientato tutto all’interno delle camere a gas di un lager nazista. “Anche nei momenti più oscuri della storia dell’umanità ci può essere una voce che ci permette di restare umani. Questa è la speranza che spero di infondere con questo film”, ha affermato commosso il regista Lazslo Nemes.