Le unioni civili spingono il centrodestra al sorpasso. Così, se non fosse che le performance dei tre partiti di destra sono quelle in corso per le Comunali di Roma, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia insieme riuscirebbero a lasciare il Pd al secondo posto. Una circostanza che, a memoria, non avveniva dai tempi dell’ultimo governo Berlusconi. Secondo il sondaggio Emg per il TgLa7 il centrodestra unito raccoglierebbe il 32 per cento, con un aumento dello 0,6, mentre il Partito democratico – nella stessa settimana – perde lo 0,8 per cento e si ritira al 31,2 per cento. Per Fabrizio Masia, intervenuto in diretta al tg di Enrico Mentana, proprio la discussione sulla legge per le unioni civili può avere influito sulle opinioni del cosiddetto elettorato moderato. In questo quadro sembra invece stabile il Movimento Cinque Stelle che viene indicato al 27,8 con una lieve flessione dello 0,2. Se così fosse, dunque, al ballottaggio andrebbero il listone di centrodestra e il Pd. E qui i democratici la spunterebbero: il distacco è di circa 5 punti, 52,4 contro il 47,6 per cento.
Tuttavia al momento non è detto che i tre partiti del centrodestra si uniscano in una lista unica e quindi è importante osservare le rilevazioni di Emg per ciascun partito. L’elemento che salta all’occhio è che guadagnano tutte le forze politiche che si sono battute contro il patto Renzi-Alfano sulle unioni civili (Cinquestelle su di un punto, Sinistra Italiana di mezzo) e calano vistosamente sia il Pd sia Area Popolare (di un punto il primo, di mezzo punto la seconda).
Il Pd è ancora il primo partito con il 31,3 per cento, ma con una flessione vicina all’1 per cento. Stessa variazione ma con il segno più per i Cinquestelle, che seguono come seconda forza al 26,4. La distanza tra i due partiti principali è dunque del 4, secondo Emg. Aumenta la Lega Nord al 14,8 (+0,4), stabile Forza Italia al 12,5 e in leggero calo Fratelli d’Italia che ora è al 5,1 (meno 0,2). Tra i partiti che supererebbero la soglia necessaria per avere rappresentanza in Parlamento ci sono Sinistra Italiana, al 4,1 (+0,4) e Area Popolare che però scende di mezzo punto, dal 3,7 al 3,2. L’astensione è data in lieve discesa, al 38,4, mentre resta una fetta non irrilevante di elettori che si dicono indecisi, circa il 14 per cento.
Restano solo da vedere solo le proiezioni degli eventuali incroci alternativi all’eventuale ballottaggio. La sfida tra Pd e Cinquestelle finirebbe come tutti i sondaggi dicono da tempo, cioè con la vittoria dei grillini, anche se il distacco è molto contenuto (il margine d’errore è come sempre del 3 per cento), tanto da dover parlare di testa a testa.
Il M5s vincerebbe invece con un margine significativo contro un listone di centrodestra: 52,6 contro 47,4.