Il sindaco Pd di Predappio (Forlì-Cesena) Giorgio Frassineti apre le porte della enorme Casa del Fascio situata nel centro del paese che diede i natali (e dal 1957 ospita la tomba) a Benito Mussolini. L’idea del primo cittadino è quella di aprirci un Museo del fascismo: “Vorremmo farne un centro storico di documentazione con spazi espositivi che facciano riflettere le persone che entreranno su che cosa sia stato il Ventennio“. L’idea, che il primo cittadino porta avanti da anni, ha sollevato un vespaio di polemiche politiche soprattutto quando si è saputo che il governo Renzi (ma anche la Regione Emilia Romagna, a guida Pd) potrebbero metterci 4 milioni di euro circa: secondo molti, il rischio è fare di quella casa del fascio un’attrattiva per nostalgici dei 20 anni più funesti della storia d’Italia. Ma Frassineti replica alle accuse: “Ho dalla mia parte 50 storici di tutta Europa, l’Anpi e gli istituti storici della Resistenza. Dobbiamo fare uscire Predappio da un folclore fascista cialtronesco”. Alcuni negozi di Predappio fanno infatti affari d’oro vendendo oggettistica nazi-fascista: “Non possiamo delegare la storia di Predappio a questi”
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