Quando entrò a far parte del governo di Matteo Renzi, gli studenti di tutta Italia si posero una fondamentale domanda: poteva un politico senza laurea diventare sottosegretario all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca? Evidentemente sì, dato che era appena successo. Ecco quindi che qualche buontempone andò subito a creare un ironico evento su facebook: festa di laurea del sottosegretario Davide Faraone. Partecipanti: novemila e duecento. Data prevista: il 12 febbraio del 2027. Sembrava solo una boutade, e invece il sottosegretario al Miur si è laureato davvero, peraltro con undici anni d’anticipo rispetto all’ironica previsione diffusa sul popolare social network.
A 16 anni di distanza dalla sua iscrizione all’Università di Palermo, il luogotenente siciliano di Renzi ha infatti conseguito una laurea in Scienze Politiche. “Giuseppe Antonio Borgese: fede letteraria e politica di un siciliano illustre”, è il titolo scelto da Faraone per la sua tesi sullo scrittore antifascista isolano. Come relatore l’esponente del Pd ha scelto Claudia Giurintano, associato in Scienze politiche e relazioni internazionali, mentre la commissione di laurea era presieduta da Alessandro Bellavista, professore di Diritto del lavoro. Alla fine nessuna lode per il sottosegretario del ministero di Stefania Giannini, ma un più moderato 106/centodecimi in una sezione di laurea che ha visto altri sette studenti conseguire l’agognato titolo.
Ovviamente gli occhi e gli obiettivi erano tutti per lui, il componente del giglio magico renziano che si era iscritto all’Università nel 2000 dopo il diploma in un istituto tecnico industriale. Già all’università, Faraone aveva cominciato ad occuparsi di politica rappresentando gli studenti al senato accademico. Poi era stato eletto al consiglio comunale di Palermo, dove era diventato capogruppo dei Ds prima e del Pd poi. Nel 2008 ecco il grande salto all’Assemblea regionale siciliana, e quindi – dopo il fallimento alle primarie per eleggere il candidato sindaco di Palermo – quello alla Camera dei Deputati.
Nel frattempo, però, Faraone aveva abbandonato gli studi, completandoli soltanto adesso che ha conquistato la poltrona di sottosegretario all’Istruzione e all’Università. Una discussione durata dieci minuti, un paio di domande e tante strette di mano, con i fedelissimi del leader dem (tra questi: il segretario provinciale del Pd di Palermo Carmelo Miceli e il presidente regionale del partito Giuseppe Bruno) che sembravano in estasi. Pacche sulle spalle, qualche foto e un post sui social network, in tipico stile renziano. “Felicità per un percorso concluso, felicità per averti avuta al mio fianco”, ha scritto Faraone, che si è fatto proclamare dottore tenendo per mano la figlia Sara. Nessuna contestazione, a parte un solitario manifestante che, fuori dall’università, ha apostrofato il sottosegretario con un “buffone” appena gridato.
Twitter: @pipitone87