Con la vecchia Tipo degli anni Ottanta ha una cosa in comune, oltre che il nome, cioè lo spazio interno da record sia per le persone che per i bagagli. E’ la nuova Tipo, su cui Fiat ha tolto i veli al Salone di Ginevra 2016, per quanto riguarda le varianti berlina a due volumi e station wagon.

La nuova media torinese, infatti, è disponibile con tre diverse carrozzerie, anche se la due volumi e mezzo – quella con un accenno di coda – è assolutamente trascurabile per il mercato italiano. Le altre due, invece, avranno l’opportunità di ritagliarsi i loro spazi, specialmente la familiare e soprattutto perché Fiat parrebbe aver deciso di mantenere la politica di prezzi bassi della versione “marginale”, e dunque un’auto dalle dimensioni importanti che si può acquistare anche con meno di 15.000 euro.

Va da sé che si tratta di vetture particolarmente pragmatiche, costruite intorno al rapporto qualità/prezzo e del tutto distanti da quel lato “emozionale e aspirazionale” di Fiat che a Ginevra è ben rappresentato dalla gamma 500 al gran completo e dalla nuovissima 124 Spider (anche Abarth). Le nuove Tipo no, sono automobili diverse, definibili addirittura “commodities”, come amano dire gli esperti di marketing per definire quei prodotti essenziali, che svolgono il loro compito senza aggiungere o pretendere altro.

Se si capisce che è questo lo scopo della Tipo si accettano anche le finiture interne, che sono solide ma non proprio piacevoli al tatto. Qui la qualità non è certo quella “percepita”, ma si misura in altre maniere. Nell’economia di utilizzo, per esempio, e allora ben vengano i motori diesel Multijet – 1.3 e 1.6 da 95 e 120 CV – il 1.4 turbo GPL da 120 CV e anche il 1.4 aspirato benzina da 95 CV, quello che alla base della gamma tiene il prezzo rasoterra.

Le Tipo, tuttavia, non rinunciano a qualche comodità, come il cambio a doppia frizione 6 rapporti in opzione, o al sistema di infotainment e navigazione UConnect da 7 pollici, che ha la connessione Bluetooth e compatibilità sia con Android Auto che con Apple CarPlay.

Insomma, non si tratta di auto “fuori dal mondo” ma di pragmatismo allo stato puro, che porta a dare valore ai bagagliai da 440 e 550 litri, rispettivamente per la berlina 5 porte e per la station wagon, che misurano 4,37 e 4,57 metri. Il resto della scheda tecnica, poi, racconta un’auto semplice ma affidabile, visto che la piattaforma e le sospensioni sono quelle ben collaudate della 500L. Montanti McPherson all’anteriore e ponte torcente al posteriore, infine: cioè lo schema che tra le concorrenti va per la maggiore.

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