Sculaccia un bambino, prende per i capelli un’alunna, li avrebbe anche minacciati di appenderli al lampadario: presunti maltrattamenti immortalati dalle telecamere fatte installare dai carabinieri in una scuola dell’infanzia di Tuglie, in provincia di Lecce. La maestra, una 51enne salentina, rischia ora il processo: il pm Stefania Mininni ha chiuso le indagini a suo carico, chiedendone il rinvio a giudizio. A dare il via agli accertamenti sono state le denunce di alcuni genitori, che hanno raccolto le testimonianze dei figli, tutti di età compresa tra i due anni e mezzo e i cinque. Un clima di paura, fatto di offese e qualche ceffone di troppo, quello ricostruito nei due mesi oggetto di indagini, dicembre 2014 e febbraio 2015, tanto da determinare “cambiamenti umorali dei piccoli” e “variazione del comportamento quotidiano”, come ha scritto il pm. L’insegnante, secondo gli inquirenti, “teneva un comportamento improntato a sterile autoritarismo”. Non mancherebbero gli insulti verso almeno sei bambini. “Fessa”, “scemo”, “vandali” gli aggettivi per apostrofarli
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione