Il sindaco di Barletta Pasquale Cascella è indagato insieme con altri sette assessori della sua giunta per abuso d’ufficio in un’inchiesta aperta dalla procura di Trani. L’accusa è incentrata sugli atti, deliberati l’11 agosto 2015, con i quali furono approvati e affidati tutti gli eventi e i servizi per celebrare la Disfida di Barletta. Basato su un esposto degli attivisti del Movimento 5 Stelle, il fascicolo è stato firmato dalla consigliera regionale Grazia Di Bari e dal deputato Giuseppe D’Ambrosio, secondo cui quei servizi furono affidati senza le necessarie procedure di evidenza pubblica previste dalla legge.
Secondo il primo cittadino, ex portavoce del Quirinale sotto Giorgio Napolitano, “tutto si svolse in maniera legittima” motivo per cui Cascella ha espresso “la piena fiducia nella magistratura“. “Già di fronte alle prime polemiche, sollevate da alcune forze politiche e movimenti con evidenti finalità di parte avevo cercato di contribuire alla trasparenza e alla legalità trasmettendo alla procura regionale della Corte dei conti tutti gli atti relativi al percorso avviato sin dalla manifestazione di interesse per la selezione di progetti culturali, artistici e di spettacolo del 2014 che aveva offerto il riferimento progettuale e organizzativo per le iniziative dell’estate 2015″ ha spiegato il sindaco, sottolineando di essere il primo interessato affinché “si faccia piena luce”.