Tre ottobre e 21 marzo: due date che potremo presto cerchiare in rosso sul calendario per ricordare i migranti che hanno perso la vita fuggendo da guerre, persecuzioni e miseria, e le persone morte per mano delle mafie. Ad istituire la ‘Giornata della memoria delle vittime dell’immigrazione’ e la ‘Giornata e della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, due disegni di legge che saranno al vaglio dell’aula di Palazzo Madama da martedì 8 marzo e che potrebbero, in tempi relativamente brevi, tagliare il traguardo dell’approvazione nonostante un’agenda parlamentare fitta di impegni.
Le proposte mirano a sensibilizzare soprattutto i giovani sul valore della solidarietà di fronte al dramma dei barconi che quasi quotidianamente approdano sulle nostre coste e sulla necessità di una lotta senza cedimenti alle mafie. Il provvedimento per onorare la memoria delle vittime dell’immigrazione, primo firmatario il deputato Pd Paolo Beni, nasce per preservare il ricordo del naufragio del 3 ottobre 2013, al largo di Lampedusa, nel quale persero la vita 366 migranti, e arriva in aula al Senato dopo il via libera di Montecitorio.
“Per non dimenticare le vittime della mafia”, invece, è stato scelto il 21 marzo istituzionalizzando così l’iniziativa di Libera che già da anni ha adottato il primo giorno di primavera come simbolo della battaglia sociale per mantenere vivo il ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata. Prima firmataria del ddl che ha assorbito altre tre iniziative di legge parlamentari ed una della Regione Lombardia, la senatrice Pd Nerina Dirindin. Ad animare ambedue le giornate saranno una serie di manifestazioni, cerimonie, incontri e iniziative che saranno promosse dalla scuola, da associazioni e istituzioni.