Fino a 6mila per un anno a chi partecipa al progetto di mutuo aiuto destinato a favorire la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura dei figli da parte dei genitori economicamente deboli. Per presentare le proposte c'è tempo fino al 25 marzo
Fino a 2mila euro di contributo alle famiglie e fino a 6mila per le associazioni familiari che si offrono per aiutare madri e padri in difficoltà economiche coinvolgendo i loro figli, insieme ai propri, in attività sportive e culturali, pomeriggi di svago e giornate di vacanza facendosi carico di tutte le spese. A prevederlo è un bando del Comune di Milano, che ha stanziato per l’iniziativa un budget di 480mila euro con cui contribuire al rimborso dei costi.
Il progetto, parte del sesto piano infanzia approvato dalla giunta comunale nel maggio 2014, si chiama “Famiglie creative” e punta a promuovere il mutuo aiuto tra nuclei famigliari residenti nel capoluogo lombardo che abbiano bambini fino a 12 anni. Il sostegno è destinato in particolare alle famiglie che a causa di una situazione economica debole hanno difficoltà ad affrontare le spese extrascolastiche per i bimbi. Gli obiettivi sono integrazione e inclusione sociale e conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura dei figli.
Finanziato con fondi della legge 285 del 1997 sulla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’avviso della direzione Politiche sociali e cultura della salute riguarda sia progetti residenziali, con pernottamento del bambino a casa degli ospiti, sia diurni. A presentarli, entro la scadenza del 25 marzo, potranno essere “famiglie formalmente costituite in associazioni o in forma singola”. Le associazioni devono prevedere nello statuto “la prevalente finalità di favorire e sviluppare la solidarietà di reti e/o nuclei familiari”. In entrambi i casi, i progetti dovranno terminare entro il 31 dicembre 2017.
Esperienze simili erano già state avviate in alcuni piccoli centri italiani, ma non in una grande città. Per gli interventi diretti l’assessorato alle Politiche sociali ha a bilancio per il 2016 oltre 55 milioni di euro da utilizzare per integrare il reddito di famiglie con minori, buoni spesa per nuclei in difficoltà, social card, patti di riscatto sociale, assistenza domiciliare e accoglienza in centri educativi.