L'agente, Manlio Barometro, è stato raggiunto da sicari mentre non era in servizio. Secondo gli inquirenti i killer "cercavano certamente lui"
Ucciso “come un boss”, crivellato di colpi alla periferia di Napoli, a Ponticelli. L’agente della Polizia Municipale Manlio Barometro, 59enne, è stato ucciso così, in un agguato, la sera dell’8 marzo a Napoli. Ferito in strada in via Grimm, il poliziotto in servizio presso il comando di Castel Capuano, è poi deceduto in ospedale.
Il luogotenente della Polizia Municipale è stato raggiunto dai sicari mentre era fermo, in abiti civili e non in servizio, davanti ad una cremeria gestita da un suo parente in via Fratelli Grimm, al Rione Incis, nel tardo pomeriggio. Secondo gli investigatori era certamente lui il bersaglio degli assassini, che gli hanno esploso numerosi contro colpi di arma da fuoco, al torace e all’addome, da distanza ravvicinata. L’agente della Polizia Municipale è stato subito soccorso da un’ambulanza del 118, che lo ha portato mentre era ancora vivo nell’ospedale evangelico Villa Betania.
“Oggi era in ferie“, ha detto all’Ansa il Comandante della Polizia Municipale di Napoli, Ciro Esposito, e non aveva con sé documenti. Un medico del Pronto Soccorso lo ha riconosciuto e, insieme con i colleghi, ha tentato a lungo di rianimarlo, ma è stato tutto inutile. “Aveva perso moltissimo sangue”, racconta il medico, e non c’ è stato niente da fare”. Il luogotenente prestava servizio all’Ufficio del Giudice di Pace, che ha sede nella Caserma Garibaldi, in via Foria. Ancora non chiara la dinamica dell’agguato. Gli investigatori ritengono che la pista più probabile possa essere quella riguardante una vicenda personale.