Banca Carige e Monte dei Paschi di Siena osservati speciali. L’autorità di vigilanza bancaria della Banca centrale europea ha chiesto ai due istituti di comunicare ogni giorno il loro grado di solvibilità, cioè la liquidità che hanno in cassa. Lo scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, confermando quando anticipato martedì da Reuters. Ma secondo Repubblica del drappello dei sorvegliati speciali che devono fornire un rendiconto quotidiano dei flussi fanno parte anche Veneto Banca e la Popolare di Vicenza. Intanto fonti finanziarie di Francoforte hanno riferito che le banche tedesche hanno ridotto le loro linee di credito a quelle italiane.
La vigilanza europea, secondo il quotidiano tedesco, è “sempre più” preoccupata per la tenuta dei conti di Carige e Mps, che hanno varato aumenti di capitale dopo aver fallito gli stress test del 2014. Un portavoce della Bce non ha voluto commentare, ma ha detto che per la vigilanza è una pratica normale monitorare la liquidità e il capitale. Ma se il monitoraggio giornaliero era la prassi nelle prime settimane dopo il passaggio degli istituti più grandi sotto la vigilanza di Francoforte, già nel novembre 2014 questa prassi era stata abbandonata per diventare solo settimanale.
L’istituto senese dallo scorso dicembre è crollato in Borsa e non ha ancora trovato un partner con cui convolare a nozze, la cassa di risparmio genovese giovedì scorso ha comunicato di aver ricevuto dall’Eurotower la richiesta preparare un nuovo piano di finanziamento entro la fine di marzo e un nuovo piano industriale entro maggio, tenendo presente il “deterioramento dello scenario rispetto alle previsioni” e “nuove opzioni strategiche”. Una doccia gelata per l’istituto il cui consiglio di amministrazione, come prima conseguenza, ha svalutato completamente gli avviamenti portando così il rosso 2015 a 101,7 milioni di euro dai 44,6 milioni dei risultati preliminari comunicati l’11 febbraio.