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Turchia, giornalista condannato a 49 anni di carcere: “Milita in gruppo terroristico”

Il 27enne Sami Tunca era stato arrestato il 17 settembre 2013 per aver preso parte alle manifestazioni antigovernative di Gezi Park, a Istanbul, risalenti all’estate precedente. Martedì a un altro cronista, Baris Ince, del quotidiano BirGun, erano stati inflitti 21 mesi di prigione per insulto al presidente Erdogan

Caporedattore della rivista Mucadele Birligi, terrorista secondo le autorità. Sami Tunca, 27 anni, è stato condannato a 49 anni di carcere con l’accusa di essere un militante di un’organizzazione terroristica. Tunca era stato arrestato il 17 settembre 2013 per aver preso parte alle manifestazioni antigovernative di Gezi Park, a Istanbul, risalenti all’estate precedente.

Era stato poi rinviato a giudizio con l’accusa di essere un membro del Tkep/L, Partito laburista comunista di Turchia/Leninista, di aver portato, durante le proteste, striscioni con la sigla del partito, di aver danneggiato beni pubblici, di essere in possesso di una Molotov e di aver partecipato a una cerimonia commemorativa di Deniz Gezmis, fondatore dell’Esercito popolare di liberazione della Turchia (Thko). Per i reati contestati rischiava una condanna fino a 185 anni di carcere.

Martedì un altro giornalista turco, Baris Ince, del quotidiano BirGun, è stato condannato a 21 mesi di carcere per insulto al presidente Recep Tayyip Erdogan. Ince era finito sotto processo per alcuni articoli del 2013, quando Erdogan (all’epoca premier), suo figlio Bilal, alcuni ministri e i loro figli furono coinvolti in un grosso caso di corruzione.

Quelli di Tunca e Ince sono gli ultimi di una serie di casi di giornalisti turchi finiti sotto processo negli ultimi anni, soprattutto per presunti insulti a Erdogan. Si aggiungono inoltre alla recente vicenda del quotidiano di opposizione Zaman, commissariato con una sentenza del tribunale di Istanbul.