Funerali privati per Fausto Piano e Salvatore Failla i due tecnici italiani uccisi in Libia dopo quasi otto mesi di prigionia. A Carlentini (Siracusa) è stata celebrata la cerimonia per Failla nella chiesa di Santa Tecla dall’arcivescovo di Siracusa monsignor Salvatore Pappalardo. Il sindaco Giuseppe Basso ha proclamato una giornata di lutto cittadino. Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita dalla chiesa della salma. I giornalisti sono stati tenuti a distanza dalle forze dell’ordine, con un cordone di sicurezza davanti alla chiesa. Al funerale ha partecipato anche Filippo Calcagno accompagnato dalla moglie di Failla, Rosalba Scorpo. “Nessun commento – ha detto il governatore della Sicilia Rosario Croccetta – non me la sento: è un momento di dolore, e il dolore va rispettato”.
In chiesa anche Angelo Stefio, padre di Salvatore, rapito in Iraq il 13 aprile del 2004 e rilasciato dopo 58 giorni: “Sono stato molto vicino alla famiglia Failla. Ho cercato di consigliarli dicendo di essere vicini alle istituzioni perché non credo a quello che dicono. Ci sarà stato qualche tassello che non ha funzionato, secondo me lo Stato ha fatto più del suo dovere. Non li ha mollati neanche per un attimo. Credo al cento per cento nelle istituzioni. “È un dolore che si rinnova per me. Oggi sono qui a rappresentare mio figlio, conoscevo Salvatore. Spero che con gli anni si chiuderà questa ferita”.
A Capoterra quando l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio è sceso dall’altare per scambiare il segno di pace, i figli Giovanni, Maura e Stefano si sono riuniti in un abbraccio insieme a Isabella, la moglie di Piano. La cerimonia si è svolta nel palazzetto dello sport, seguito sugli spalti e sul parquet da migliaia di persone. Con tante altre che sono rimaste fuori perché dentro non c’era più posto. Al termine della cerimonia tutto il paese ha voluto salutare i familiari. Nonostante la fitta pioggia migliaia di persone hanno seguito il feretro nel tragitto verso il cimitero. Tante strette di mano, durante la camminata, anche a Gino Pollicardo.